NEGLI ORATORI “VIVI E CONDIVIDI COSE SEMPLICI”

Oltre all’oratorio estivo appena iniziato, ci saranno tante altre esperienze che coinvolgeranno ragazze, ragazzi, adolescenti e giovani della nostra Comunità pastorale sino a metà agosto.


Campeggio 2016 a Riva Valdobbia (Vercelli)

«Centri e oratori estivi? Altro che riempitivi per il tempo libero dei nostri ragazzi! – ha detto don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana, intervistato da Avvenire -. Oggi, di fronte alla crescita spropositata dell’individualismo, la Chiesa si fa casa e si prende cura dei più giovani, educando alla vita comune e generando vita comune. Per gli animatori adolescenti, in particolare, è un’esperienza fortissima di responsabilità. Imparano a prendersi cura della casa comune e del bene comune. Di questi tempi, è un dono grande che la Chiesa fa alla nostra società». Siano italiani o stranieri, cattolici o di altre confessioni cristiane o di altre religioni, all’oratorio non trovano la porta chiusa.

«L’integrazione non è una cosa di cui parlare: è un esercizio da praticare, e in oratorio si fa – ha aggiunto don Falabretti –. Così diminuisce la paura dell’altro e cresce l’esperienza dell’altro come dono, non come minaccia. E tutto questo a partire dal Vangelo e dal suo messaggio di fraternità. La preghiera, la gita, il gioco, l’animazione: in oratorio vivi e condividi cose semplici, quotidiane, mentre impari a prendersi cura dell’altro. Cose semplici da cui però nasce l’antidoto alle paure e alle chiusure del nostro tempo». Un cammino educativo che caratterizza tutto l’anno, ma che si intensifica in estate con diverse esperienze, anche in ‘trasferta’.

Oltre all’oratorio estivo appena iniziato e che impegnerà per quattro settimane due oratori cernuschesi, mentre nel terzo - la Sacer - si prolungherà per altre due e quindi sino al 20 luglio, ci sono tante altre esperienze che coinvolgeranno ragazze, ragazzi, adolescenti e giovani della nostra Comunità pastorale sino a metà agosto.

In corso, per le ragazze e i ragazzi di terza elementare è la “Settimana a Bolbeno”, ospiti della ‘Pensione cernuschese Madonna del lares’ sino a domenica 17 giugno. Poi sarà la volta della quarta elementare, dal 17 al 24 giugno. Per molti dei partecipanti è la prima esperienza senza i genitori e già questo richiede una particolare attenzione da parte degli educatori, affiancati anche da un gruppo di mamme, oltre che dal personale che gestisce la casa di vacanze. Sarà una settimana di amicizia, gioco, preghiera e riflessione. Le giornate sono solitamente scandite al mattino, dopo la sveglia e la colazione, da un momento di preghiera, preparato dagli animatori, a cui fa seguito un grande gioco sino all’ora di pranzo. Nel pomeriggio, invece, ci sono dei laboratori o giochi all’aperto, che in alcune occasioni si svolgono anche all’esterno della Pensione.

Il campeggio – che da oltre cinquant’anni è parte delle proposte estive dei nostri oratori – sarà suddiviso in quattro turni. I primi a raggiungere, per il terzo anno consecutivo, Riva Valdobbia - piccolo comune della Valgrande, in provincia di Vercelli, posto a 1.112 metri, alle pendici del Monte Rosa - saranno le ragazze e i ragazzi di quinta elementare, dal 30 giugno al 7 luglio; poi la prima media, dal 7 al 14 luglio; quindi la seconda e terza media dal 14 al 22 luglio; infine, i nati nel 2002 e 2003, dal 22 al 30 luglio. Le giornate al campeggio trascorrono tra escursioni in quota, giochi, attività sportiva, momenti di confronto e riflessione, Messa e servizi da svolgere. Per i più grandi poi non mancheranno esperienze più impegnative ed emozionanti.

Dalla montagna al mare. Infatti, dal 31 luglio al 7 agosto è proposta una vacanza a Malta, per gli adolescenti nati nel 2000 e 2001, per conoscere un’isola di lunga tradizione di fede e dal patrimonio artistico-culturale davvero straordinario, ma anche per rilassarsi un po’ sulle sue belle spiagge.

L’ultimo appuntamento - sempre in agosto, dall’8 al 15 - è per i giovani che condivideranno con i loro coetanei di Carugate, accompagnati dai rispettivi vicari parrocchiali, un pellegrinaggio in Terra Santa. Un’esperienza che segna la vita di ogni credente, che arricchisce spiritualmente e aiuta nell’incontro vivo con Gesù, nei luoghi che lo hanno visto protagonista. Il pellegrinaggio, di questi tempi, è anche l’unico modo per aiutare i pochi cristiani che ancora vivono a Gerusalemme, Betlemme o Nazareth e in altre parti della Palestina e di Israele. Nell’occasione, i giovani consegneranno all’orfanotrofio delle suore “Figlie della carità di San Vincenzo de Paoli” di Betlemme le offerte che nella nostra Comunità pastorale sono state raccolte nella scorsa Quaresima.

Cernusco sul Naviglio, 12 giugno 2018