VOCE AMICA
di luglio 2025 è ora in distribuzione
In questo numero:
LA COPERTINA
Giubileo 2025: la fede è un’esperienza concreta di vita e di amore donato
La foto di Copertina
Piazza San Pietro, domenica 1 giugno,
Giubilo delle famiglie.
La foto scattata da Andrea Giovanni
Bianchessi, uno dei 130 pellegrini del gruppo di Cernusco e Pioltello.
LA PAROLA DEL PARROCO
Riscopriamo la bellezza e l’importanza del silenzio
Carissimi/e
al termine di un altro anno pastorale
iniziamo il tempo del riposo e della vacanza. È importante nel ritmo frenetico
che oggi tutti viviamo trovare uno spazio per ritemprare il corpo e lo spirito. Vorrei
invitarvi a riscoprire la bellezza e l’importanza del silenzio. I Padri del deserto avevano la convinzione
che il silenzio completa e intensifica la solitudine. Elogiavano il
silenzio come la via più sicura per arrivare a Dio. Nella vita spirituale il silenzio è una
disciplina indispensabile, l’apostolo Giacomo descrive la lingua addirittura
come “il mondo dell’iniquità”. Purtroppo noi viviamo in un mondo
“logorroico”, in questi ultimi decenni siamo inondati da un diluvio di parole.
Siamo circondati da parole sussurrate sommessamente, proclamate a voce alta,
urlate con rabbia, parole registrate, recitate o cantate, scritte nei libri,
sui muri… parole, parole, parole! Spesso le parole formano la nostra
esistenza. Nella nostra era dei social le parole non le contiamo più… e quante
parole a vanvera!
Questo mondo logorroico nel quale viviamo ci ha a tal punto inquinati che abbiamo l’illusoria convinzione che le nostre parole siano più importanti del nostro silenzio. In questa società chiaccherona il silenzio è diventato qualcosa che fa molta paura.
Per la maggior parte delle persone, il silenzio crea inquietudine e nervosismo. Molti sperimentano il silenzio non come pieno e ricco, ma come vuoto e vacuità, è un abisso che si spalanca davanti e che può inghiottirci. Così facendo si corre il rischio che le parole perdano la loro forza creativa. Il loro smisurato moltiplicarsi ci ha persino fatto perdere fiducia nelle parole stesse e ci ha indotto a pensare molto spesso che “sono solo parole” e così la funzione principale della parola che è quella comunicare… non viene più esercitata. La parola non comunica più, non promuove più la comunione, non crea più comunità; di conseguenza non genera più vita, non è più il terreno sicuro su cui le persone possono incontrarsi e costruire la società.
Quando le nostre parole non sono più un riflesso della Parola divina, nella quale e per mezzo della quale il mondo è stato creato e redento, esse perdono il loro fondamento e diventano seduttrici e fuorvianti.
Invece, il silenzio è indispensabile perché la parola di Dio è scaturita dal silenzio eterno di Dio ed è di questa Parola nata dal silenzio che noi cristiani vogliamo essere testimoni. Il silenzio è l’ambiente naturale della parola, dà forza e fecondità alla parola.
Vorrei suggerire in questo tempo di vacanza di aiutarci a ricoprire la bellezza e la fecondità del silenzio. Esso ci aiuta a tenere la nostra mente e il nostro cuore ancorati al mondo futuro. Il semplice non parlare è una pratica molto importante perché troppo spesso le nostre parole sono superflue, inautentiche e futili. Detto questo però occorre sapere che il silenzio è una qualità del cuore che può restare con noi anche mentre stiamo parlando con gli altri. È una “stanza mobile” che possiamo portare sempre con noi dovunque andiamo. La vera domanda da porci non è se parliamo tanto o poco, ma se le nostre parole evocano il silenzio amorevole di Dio stesso. È a questo silenzio che tutti siamo chiamati: le parole sono lo strumento del mondo presente, ma il silenzio è il mistero del mondo futuro. Trovate il tempo per sperimentare la bellezza e la fecondità del silenzio.
Buona estate!
don Luciano
PRIMO PIANO: Annunciare Gesù, nostra speranza!
Mentre scriviamo queste righe, i nostri
giovani si preparano a raggiungere Roma per il “Giubileo dei Giovani”: ci
raccontano come si preparano e quali siano le attese; certo sarà per loro un
evento straordinario!
Nel frattempo sono appena tornati coloro
che hanno partecipato al “Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e
degli Anziani” e ci raccontano della loro esperienza. Nella bolla di indizione del Giubileo, Papa
Francesco scriveva: “Per tutti, possa essere un momento di incontro vivo e
personale con il Signore Gesù, «porta» di salvezza; con Lui, che la Chiesa ha
la missione di annunciare sempre, ovunque e a tutti quale «nostra speranza»”.
(SPES NON CONFUNDIT, 1).
E ancora, più avanti, al numero 5 della
stessa bolla, leggiamo che “Da questo intreccio di speranza e pazienza
appare chiaro come la vita cristiana sia un cammino, che ha bisogno anche di
momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza, insostituibile compagna
che fa intravedere la meta: l’incontro con il Signore Gesù. … il pellegrinaggio
esprime un elemento fondamentale di ogni evento giubilare. Mettersi in cammino
è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita”.
Una Speranza non distaccata dal mondo se,
sempre nella bolla, al numero 7 e successivi leggiamo che: “Oltre ad
attingere la speranza nella grazia di Dio, siamo chiamati a riscoprirla anche
nei segni dei tempi che il Signore ci offre. ... Ma i segni dei tempi, che
racchiudono l’anelito del cuore umano, bisognoso della presenza salvifica di
Dio, chiedono di essere trasformati in segni di speranza”.
Davvero, quello della bolla, è un testo che
dovremmo riprendere e che pare dare risposta a tanti interrogativi che sorgono
in questi giorni e dirci da che parte stare. Sono ormai tanti nella nostra
comunità coloro che si sono resi “Pellegrini di Speranza”, in maniera
“istituzionale” e organizzata o semplicemente in forma privata. Ma cosa ha
significato per loro questo cammino?
A metà di questo Anno Giubilare, a tanti
che hanno raggiunto Roma, abbiamo chiesto che cosa di quel pellegrinaggio è
rimasto nel cuore e cosa significhi oggi per loro continuare ad essere
“Pellegrino di Speranza”.
Una traccia indelebile nel mio cuore
Famiglie in viaggio insieme: due comunità e tante generazioni
Un viaggio diverso da tutti gli altri
Un piccolo pellegrinaggio giubilare
Dignità e forza di rialzarsi
La bellezza della misericordia di Dio
In cammino verso Dio e verso l’altro
Scegliamo come meta l’amore
Abbiamo incontrato Papa Leone
Chi sono gli Alabardieri del Duomo di Monza
Pellegrini tra speranza e bellezza nelle terre lombarde
CENTENARIO
Montesiro: dove nascono preti che lasciano il segno
MISSIONI
“Mi ami tu?” 20” di ordinazione sacerdotale di don Matteo Invernizzi
COMUNITA’ PASTORALE
Prima Messa di don Davide Zilioli:
Don Davide, artigiano di Dio
Il Signore mi ha accompagnato
La Parola si confronta con la vita e ne illumina i passi
“Due giorni 2025” a Bolbeno e dintorni
Cristo è risorto dai morti! La Sindone e il Sangue
In realizzazione nuovi spogliatoi all’oratorio Paolo VI
Pellegrini in movimento sulle strade del Giubileo 2025
Don Zaccaria sarà responsabile della Comunità pastorale di Treviglio
I bilanci della Comunità pastorale
Amministrare i beni nella logica del Vangelo
Caritas: “La carità non avrà mai fine”
Completamento del “Centro della carità” e del “Polo sportivo”
LE PARROCCHIE
Santa Maria Assunta
Il suono delle campane
San Giuseppe Lavoratore
Buona estate dagli “Amici in compagnia”!
Madonna del Divin Pianto
Chierichetti, un servizio che è anche formazione
SANTUARIO DI SANTA MARIA
Santuario: prosegue la “Raccolta fondi”
Una pergamena a ricordo degli anniversari di matrimonio
PASTORALE GIOVANILE
Don Andrea: “Io ti accendo!”
Cento anni fa don Gnocchi a Cernusco
Perchè una vacanza a Bolbeno!
Un’estate con don Carlo
Il Campeggio ‘25 è in Trentino!
Scout: Tutti noi abbiamo dei sogni, grandi o piccoli che siano
AGORÀ
Piccolo ma positivo utile di bilancio! E quante proposte in arrivo...
ASSOCIAZIONI
Amici del Tempo Libero
Una comunità attiva per il benessere e la socialità
Continua la collaborazione tra Comune e Amici del Tempo Libero
UNA STORIA BELLA
La Madonnina veglia di nuovo sul parco
LA CITTÀ
Quanta vita al Soggiorno Biraghi!
Delineata la nuova Amministrazione della città
Dopo le elezioni: le reazioni dei protagonisti
I 5 Referendum abrogativi in materia di lavoro e cittadinanza
Condominio solidale e corti lombarde
Riaccese le luci e la memoria storica!
Cooperativa di consumo: Sintesi dell’esperienza di Cernusco e Carate Brianza
Senza scordare le rubriche: il Diario, il Taccuino, la programmazione di Agorà, le Farmacie di turno, le Necrologie, tutti gli orari delle celebrazioni e degli uffici parrocchiali, gli orari del Centro della Carità, l’anagrafe, anche “corposa”, di ciascuna parrocchia...
“VOCE AMICA”, al suo 100esimo anno di vita (!!!), è il mensile cattolico della Comunità pastorale “Famiglia di Nazaret”: chi non lo riceve direttamente a casa, lo può trovare in fondo alle chiese parrocchiali cittadine o in Libreria del Naviglio (via Marcelline 39).
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