Santuario, consuntivo finale dei lavori entro le previsioni

La generosità dei Cernuschesi ha consentito di realizzare un importante restauro

Il consiglio per gli affari economici della nostra Comunità pastorale, nella seduta dello scorso 19 novembre, ha esaminato e approvato il consuntivo finale del terzo lotto dei lavori di restauro e risanamento conservativo del Santuario di Santa Maria. I lavori, iniziati nel gennaio 2022 e terminati lo scorso settembre, sono stati suddivisi in tre lotti, come richiesto dagli uffici amministrativi della Curia Arcivescovile. Questa ripartizione, l’aggiunta del terzo lotto, rispetto a quanto originariamente previsto, e l’attesa per il rilascio delle necessarie autorizzazioni della Sopraintendenza per ciascuna frazione hanno portato ad un inevitabile allungamento dei tempi del cantiere.

Nell’allegato è indicato l’importo complessivo dei lavori, con il relativo dettaglio. In particolare, per il terzo lotto l’ammontare totale di circa 235mila euro è inferiore di circa 24mila euro rispetto al preventivo iniziale; mentre quello del primo e secondo lotto, come avevamo già scritto, è stato superiore di circa 50mila euro. L’incremento complessivo di 25mila euro (inferiore rispetto al 5% sull’ammontare totale dei lavori che solitamente si calcola come imprevisti) ci consente di dire che si è rimasti sostanzialmente entro le previsioni. A dimostrazione di quanta sia stata l’attenzione posta da parte di chi ha seguito più direttamente i lavori, in particolare dalla direzione lavori, nel contenere i costi, pur non mancando di ricercare soluzioni innovative.

Un ringraziamento è d’obbligo a tutte le imprese, professionisti e restauratrici coinvolte nell’esecuzione dei lavori: è già stato fatto in occasione della riapertura del Santuario, lo scorso 12 settembre, ma merita ripeterlo.

Così pure dobbiamo riconoscere che questi lavori sono stati resi possibili dalla determinazione di Don Luciano che inizialmente non si è spaventato per il loro ammontare e successivamente ha compreso che occorreva dare seguito anche al restauro della parte interna, vincendo le titubanze che non pochi manifestavano. Il ringraziamento maggiore va comunque a tutti coloro che, secondo le proprie possibilità, hanno contribuito alla ‘raccolta fondi’. Non c’è e non ci può essere una classifica di merito: perché ogni offerta è stata importante e preziosa! È ammirevole che in molti hanno voluto rimanere nell’anonimato. La targa posta sulla facciata interna del Santuario esprime questo sentimento di gratitudine e rimane a testimonianza e futura memoria.

Informazione e trasparenza – Nel marzo 2022 avevamo assunto un preciso impegno: “sull’avanzare dei lavori sarà data puntuale informazione ai Cernuschesi, almeno con cadenza mensile, su Voce Amica e sui social …”. Un impegno che abbiamo rispettato perché fermamente convinti che la nostra Comunità pastorale è la casa di tutti e quindi ognuno ha diritto di sapere cosa vi accade, perché consapevoli che sia indispensabile un'etica del­la trasparenza nell'utilizzo delle risorse che sono frutto della beneficenza dei fedeli e del contributo dei cittadini, perché con una limpida rendicontazione si dimostra la capacità della Chiesa di amministrare i soldi che riceve per le finalità alle quali sono destinati.

Pietà popolare e fede – In questi tre anni abbiamo accompagnato i nostri articoli mensili di rendicontazione anche con cenni sulla storia del Santuario e su alcune devozioni che ci sono state tramandate. A proposito di quest’ultime, concludiamo citando quanto ha scritto Luigino Bruni (economista e storico del pensiero economico, con interessi per l'etica e gli studi biblici, editorialista di Avvenire) lo scorso 29 dicembre: «La sfida più difficile per chi oggi vuole provare a salvare il piccolo seme della fede ricevuta, sta nel riuscire in un unico-duplice esercizio: dialogare con la modernità (con il suo spirito, i suoi angeli, i suoi dèmoni) senza perdere contatto con l’eredità della pietà popolare. Per poterlo fare dovremmo abitarne la contraddizione, perché la morte della pietà popolare, liquidata velocemente come superstizione, è stato il primo prezzo che il vecchio ha dovuto pagare al nuovo. I due spiriti, i due venti, si sono scontrati, e quello più giovane, razionale e maschile ha spazzato via l’altro fragile, affettivo, femminile – anche perché, qualcosa dell’antico doveva essere eliminato affinché in quello spazio liberato potesse nascere una novità vera. Eppure quella nostalgia struggente di qualcosa di profondo e bellissimo non ci molla e non smette di chiamare per nome la nostra razionalità, come voce tenace di silenzio sottile. Il capitale spirituale di domani, quello più prezioso, nascerà da un incontro antico e nuovo tra voci diverse.» La pietà popolare, molto legata al culto della Madonna Addolorata, non è quindi da cancellare. (Carlo Guzzi, da Voce Amica di gennaio 2025)

RACCOLTA FONDI – È importante continuare ad essere generosi, perché rimangono ancora debiti per circa 406mila euro. Prima la Comunità pastorale estinguerà il mutuo e meglio sarà, perché si eviterà così di pagare rilevanti interessi e perché si potrà guardare con maggiore tranquillità ad altri importanti interventi che si stanno rendendo necessari. Ricordiamo quindi qui di seguito le diverse possibilità per partecipare alla ‘raccolta fondi’:

- offerta da consegnare ai sacerdoti o da mettere nelle apposite cassette poste nelle tre chiese parrocchiali cittadine;

- offerta straordinaria durante le Messe della prima domenica del mese in tutte e tre le parrocchie cittadine;

- offerta mediante bonifico bancario sul c/c intestato a Parrocchia Santa Maria Assunta, IBAN IT 32 D 08453 32880 000000001043 con la causale: offerta lavori Santuario;

- contributo per beni culturali agevolato fiscalmente:
a) per le persone fisiche: detrazione dall’imposta lorda del 19% della somma erogata;
b) per le imprese: deducibilità dal reddito dell’intera somma;

per entrambe le possibilità: occorre fare un bonifico bancario sul c/c intestato a Parrocchia Santa Maria Assunta, IBAN IT 14 Q 08453 32880 000000013070, causale: contributo lavori Santuario;
per beneficiare dell’agevolazione fiscale è inoltre necessario, una volta effettuato il bonifico, richiedere la ricevuta del contributo versato inviando una mail a: santamariaassuntacernusco@gmail.com, con i propri dati anagrafici e codice fiscale, oltre ad allegare copia della contabile bancaria; oppure telefonare allo 02.9243991;

- disporre, con testamento, l’eredità o un legato a favore della Parrocchia di Santa Maria Assunta. La Parrocchia può ricevere l’intera eredità oppure una parte di essa (legato). Ciò che caratterizza queste disposizioni è la necessità, sia per il benefattore che per la Parrocchia, di rispettare la normativa del codice civile. Formalità che devono essere osservate per aversi un testamento lecito e valido a partire dall’indicazione dell’esatta denominazione legale dell’ente beneficiario: nel nostro caso, la Parrocchia di Santa Maria Assunta in Cernusco sul Naviglio. Fare testamento è molto facile. Ci sono due tipi di testamento entrambi con lo stesso valore: il testamento olografo (quello scritto interamente di proprio pugno; per essere valido deve contenere la data e la firma del testatore) e il testamento pubblico (quello redatto da un notaio che raccoglie le volontà del testatore alla presenza di due testimoni). Ognuno può decidere di lasciare quello che vuole, non servono ingenti patrimoni: per esempio, somme di denaro di qualsiasi entità; beni immobili (un appartamento, un terreno); azioni e titoli di investimento … La parte di eredità di cui si può disporre liberamente è la quota disponibile, mentre la quota legittima è la parte che la legge riserva agli eredi legittimi.

In allegato:
consuntivo finale lavori e elenco offerte dicembre 2024