DON LUCIANO, DICEMBRE: VOCE AMICA: saranno altri cento anni o quanti non sappiamo...
Carissimi,
alla
conclusione di questo anno ci è
sembrato significativo dedicare l’ultimo
numero del nostro mensile “Voce Amica” alla celebrazione del suo
centenario. In particolare voglio segnalare il libro in tre volumi redatto da
Carlo Guzzi, voluto proprio per questa occasione, di cui il primo volume è in uscita in questo mese di
dicembre.
Come ho scritto nella prefazione al libro: “… scrivere la storia della propria parrocchia e città offre l’opportunità di guardare con speranza al futuro. Il passato non è semplicemente “roba vecchia”, riconoscerlo e valorizzarlo permette di affrontare le sfide contemporanee con una maggiore consapevolezza. Le esperienze vissute sono un insegnamento importante per noi oggi e per le generazioni future per il fatto che chi ha vissuto prima di noi, talvolta situazioni anche più difficili delle nostre, può aiutarci a capire ed affrontare meglio il nostro presente con le sue sfide”.
Oggi viviamo un tempo storico in cui la presenza e l’uso dei socialmedia rende difficile la scrittura e la lettura. Pur riconoscendo grande valore alle nuove tecnologie, il rischio è di perdere un patrimonio culturale immenso e di impoverire oltre che il linguaggio anche la capacità di espressione comunicativa insita in ogni rapporto umano.
Non è un vanto ma un dato significativo: chi vuole conoscere oggi Cernusco sul Naviglio non può prescindere dalle pagine di Voce Amica che raccontano la storia e la vita vissuta della nostra gente e della sua città. Dobbiamo ringraziare chi con tanta passione, da quando è nata ad oggi, si è prodigato per portare avanti questo nostro mensile anche tra fatiche e critiche. Tutto ciò incoraggia a continuare anche con l’intento di adeguarsi ai tempi che ci interpellano con linguaggi e mezzi comunicativi che fino a qualche decennio fa erano impensabili.
Il desiderio di Voce Amica è quello di essere letta e possibilmente con l’auspicio di arrivare in più famiglie possibili per far conoscere la vita della nostra comunità e quindi comunicare in qualche modo il messaggio evangelico, pertanto, interrogarsi su come fare ciò è nostra costante riflessione. Così pure è necessaria l’attenzione al ricambio generazionale per passare il testimone ad una nuova generazione che si assuma il compito, ce lo auguriamo, di portare avanti un patrimonio così prezioso e fecondo per la vita e la storia della comunità cernuschese.
Un grazie sincero alla redazione che mensilmente ne cura la stesura e ai nostri numerosi lettori che aderiscono, visti i tempi che corrono, non sono pochi. Anche questo è un modo per sentirsi parte di una comunità: conoscere cosa accade aiuta ad amarla e a farla crescere. Invito tutti, soprattutto le nuove generazioni, a non trascurare di avere fra le riviste che entrano nelle case il nostro mensile “Voce Amica” foss’anche per tenere viva la memoria dei nostri “vecchi” che con passione ed entusiasmo non tralasciavano di leggerla e sostenerla. Talvolta mi capita di sentire: “Vado avanti a sostenere Voce Amica perché mia mamma ci teneva molto” … è forse poco ma non è banale scorgere anche in questo gesto l’accoglienza di un’eredità preziosa.
Un grazie grande anche a coloro che distribuiscono il giornale passando di casa in casa, un compito non facile e soprattutto col passare degli anni anche gravoso. Speriamo che i nostri giovani tra le tante iniziative possano aiutarci e dare una mano a non lasciare cadere questo gesto di consegnare porta a porta la rivista come per farsi presenti e sapere che qualcosa ci lega. Questo, soprattutto per chi è solo, è un gesto prezioso e di grande carità.
Infine, oltre al grazie non posso che augurare: Ad multos annos! Saranno altri cento o quanti non sappiamo purchè non venga meno la passione per la nostra storia e la storia di chi ci è vicino: anche questo è un modo bello e significativo per esprimere la fraternità vissuta nella comunione. Dunque: non tralasciate l’adesione e… buona lettura!









