Martedì 28 Ottobre

MONS. DELPINI DEDICA A DON GNOCCHI LA SACER: «VI DONO TRE A: ADESSO, ARDORE, AMICIZIA

Delpini: «Da don Gnocchi una via di impegno, per se stessi e per gli altri»

Alla presenza dell'arcivescovo di Milano, presso la Comunità pastorale di Cernusco sul Naviglio si è svolta la cerimonia di intitolazione al beato don Carlo Gnocchi del locale Oratorio “Sacer”

Un altro momento importante il 25 ottobre, giornata in cui si celebra la festa liturgica del beato don Carlo Gnocchi: su iniziativa della Comunità pastorale di Cernusco sul Naviglio (Mi) si è infatti svolta la cerimonia di intitolazione del locale Oratorio “Sacer” al beato don Gnocchi, alla presenza dell’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.

Una giornata di grande emozione e partecipazione di fedeli (giovani e famiglie in particolare), durante la quale monsignor Delpini ha benedetto la struttura e i presenti, affiancato dal coadiutore e responsabile della pastorale giovanile di Cernusco, don Andrea Citterio, dal parroco, monsignor Luciano Capra, dai coadiutori che nel tempo si sono succeduti a Cernusco sul Naviglio, comunità nella quale anche il beato don Carlo Gnocchi – da prete novello – fu giovane coadiutore per circa un anno, nel lontano 1925. Presente alla cerimonia anche don Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione Don Gnocchi, insieme alle autorità guidate dal sindaco Paola Colombo e a folte rappresentanze delle associazioni di alpini e bersaglieri.

«Vi dono tre A: adesso, ardore, amicizia»

A partire dalla figura e dalla testimonianza di don Gnocchi, vissuta anzitutto come responsabile oratoriano un secolo fa a Cernusco, l’arcivescovo ha indicato ai presenti, in particolare alle famiglie e ai giovani, una concreta via di impegno, per se stessi e per gli altri: «Oggi – ha detto monsignor Delpini – vorrei donare a tutti voi tre “A” importanti per comprendere questo spazio di grandi valori e per dare un senso all’intitolazione odierna, così come ci ha indicato don Gnocchi: “Adesso”, perché ogni istante è prezioso; “Ardore”, per lasciarci guidare dal fuoco della passione di Dio, senza lasciarci spaventare dalle difficoltà e anzi con la capacità di contagiare positivamente gli altri; “Amicizia”, intesa come cammino di crescita insieme, anzitutto in oratorio. Queste parole non serve scriverle su una targa, devono essere scolpite nei nostri cuori, far parte concretamente della nostra vita. Ogni giorno».

E invocando l’intercessione del beato don Gnocchi, l’arcivescovo si è così espresso al momento della benedizione: «In questo giorno celebriamo le opere del tuo amore, che risplendono nel beato sacerdote Carlo Gnocchi. Educatore instancabile, egli dedicò tutta la vita ai giovani e, insegnando loro a donarsi senza riserve, li guidò sulla via della santità perfetta. Per tua grazia, o Padre, seppe riconoscere l’immagine del Cristo negli occhi dei piccoli e nel volto degli uomini afflitti dal dolore. Fu vicino ai tuoi figli nel momento della più difficile prova, certo che con tutta la creazione noi gemiamo interiormente, aspettando la redenzione del nostro corpo. Concedi a noi il suo stesso amore evangelico, e fa che si compia nel mondo l’avvento del tuo regno di carità e di pace».

Una reliquia del beato nella cappellina

A seguire, monsignor Delpini ha reso omaggio a un busto di don Gnocchi posato nel 1966 nell’attiguo centro sportivo parrocchiale, che fu intitolato a don Carlo nel decennale della morte. A seguire, nello stesso pomeriggio, è stata celebrata una Messa solenne nella chiesa parrocchiale di “S. Maria Assunta”, al termine della quale è stata insediata una reliquia del beato don Carlo Gnocchi nella cappellina Sacer. Particolarmente apprezzata, infine, la mostra allestita nella chiesa prepositurale e dedicata alla figura del beato don Gnocchi.

da Chiesadimilano.it
Martedì 28 Ottobre 2025