VANDALI CONTRO IL PRESEPIO DI PIAZZA GAVAZZI

I vandali, al momento ancora ignoti, hanno rotto la statua del Bambinello posta nella capanna. La piazza è dotata di telecamere, che puntano proprio sul presepe, dalle quali si attendono riscontri.

“Brutto risveglio questa mattina per la città di Cernusco sul Naviglio”: con queste parole si apre il comunicato stampa dell’amministrazione comunale che riferisce dell’atto vandalico compiuto al presepio allestito in Piazza Gavazzi. I vandali, al momento ancora ignoti, hanno rotto la statua del Bambinello posta nella capanna.

“Un atto vandalico contro la cosa pubblica, essendo il presepe allestito nell’ambito delle iniziative natalizie, e contro il sentimento che rappresenta la natività – commenta il Sindaco Ermanno Zacchetti -. Come per ogni atto vandalico, ci saranno delle indagini che spero possano individuare chi ha messo in atto un gesto che considero assolutamente irrispettoso nei confronti della nostra città”.

La piazza è dotata di telecamere che puntano proprio sul presepe, dalle quali si attendono riscontri. La polizia locale è già al lavoro per visionare le immagini registrate nelle ultime 24 ore e in mattinata il Comune ha depositato formale denuncia contro ignoti.

“Abbiamo ricomposto la statua del Bambinello senza sostituirla con una nuova, appendendo un cartello accanto al presepe in cui spieghiamo quanto è accaduto – commenta l’assessore alla cultura, Mariangela Mariani -. Pensiamo che questo atto vandalico sia un gesto che colpisce un simbolo del Natale per la nostra comunità. Come avevo detto in passato, la natività è un simbolo religioso ma anche un messaggio di speranza e di pace. E vandalizzare questo simbolo vuol dire anche spezzare quel messaggio”.

A nostro parere - Forse come non mai nel presepio la trascendenza appare così vicina all’uomo, gli parla, lo rasserena, lo incoraggia, si presenta nella dimensione più semplice e insieme profonda. Il presepio diffonde un messaggio rivolto a tutti: parla della speranza, della realtà del bene, della fiducia in se stessi e negli altri. Sentiamo quindi sofferenza, nell’ apprendere che, nella nostra città, questo simbolo è stato oltraggiato. Ma è una sofferenza che può essere superata, perché il presepe, simbolo del Natale, nonostante tutto rimane sempre lì a parlare al cuore dell’uomo, a dirgli che vi sono speranze più grandi che possono cambiare già adesso la vita e illuminarla di una luce più vera. Quella luce che ci auguriamo possano scorgere anche coloro che si sono resi colpevoli di questo ignobile atto. (C.G.)

Cernusco sul Naviglio, 28 dicembre 2017