Ultime notizie :

ORARI SANTE MESSE A CERNUSCO SUL NAVIGLIO   

.   

.   

Iscrizione online all’Oratorio Estivo   

TUTTI I SANTI E COMM. DEFUNTI, GLI ORARI DELLE CELEBRAZIONI   

BENEDIZIONE NATALIZIA ALLE FAMIGLIE   

19 OTTOBRE, VEGLIA PER LA PACE   

INTITOLAZIONE DELL´ORATORIO S.A.C.E.R. AL BEATO CARLO GNOCCHI   

BOUTIQUE DELLA SOLIDARIETA´, TORNANO I RITIRI   

SABATO 4 OTTOBRE, CELEBRAZIONE DELLA S. MESSA IN LINGUA LATINA   

MONS. DELPINI DEDICA A DON GNOCCHI LA SACER: «VI DONO TRE A: ADESSO, ARDORE, AMICIZIA   

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA 2025/26, LA PROPOSTA PER LE FAMIGLIE DELLA NOSTRA COMUNITÀ    

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA 2025/26, LA PROPOSTA PER LE FAMIGLIE DELLA NOSTRA COMUNITÀ    

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA 2024/25   

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA, LA PROPOSTA 2023/24   

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA, PROGRAMMA 2022/23   

Avvento: tempo di attesa e apertura del cuore alla speranza   

L’ARCIVESCOVO MARIO DI NUOVO A CERNUSCO    

A LUGLIO E AGOSTO ORARIO FESTIVO SANTE MESSE   

Con Maria in preghiera nel mese di maggio   

Santuario, consuntivo finale dei lavori entro le previsioni   

Don Luciano, novembre: “Il tema prioritario nel nostro mondo è la speranza”   

Don Luciano, Ottobre: ci aspettano due importanti e significativi avvenimenti   

Don Luciano, Settembre: riscopriamo il dono della fede come reale possibilità di comunione tra fratelli   

Don Luciano, Luglio: Riscopriamo la bellezza e l’importanza del silenzio   

Lunedì 17 Novembre

“IL CRISTIANO NON PUÒ CONVIVERE CON LO SPIRITO DEL MONDO”

Al termine della Via Crucis serale del terzo venerdì di Quaresima, nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore, il prevosto ha messo in guardia dal “pericolo della mondanità”.

Chiesa parrocchiale San Giuseppe Lavoratore

“La Chiesa siamo tutti! Tutti! Dal primo battezzato, tutti siamo Chiesa, e tutti dobbiamo andare per la strada di Gesù, che ha percorso una strada di spogliazione, Lui stesso. E’ diventato servo, servitore; ha voluto essere umiliato fino alla Croce. E se noi vogliamo essere cristiani, non c’è un’altra strada. Ma non possiamo fare un cristianesimo un po’ più umano – dicono – senza croce, senza Gesù, senza spogliazione? In questo modo diventeremo cristiani di pasticceria, come belle torte, come belle cose dolci! Bellissimo, ma non cristiani davvero! Qualcuno dirà: ‘Ma di che cosa deve spogliarsi la Chiesa?’. Deve spogliarsi oggi di un pericolo gravissimo, che minaccia ogni persona nella Chiesa, tutti: il pericolo della mondanità. Il cristiano non può convivere con lo spirito del mondo. La mondanità che ci porta alla vanità, alla prepotenza, all’orgoglio. E questo è un idolo, non è Dio. E’ un idolo! E l’idolatria è il peccato più forte!” (Papa Francesco, Assisi, 4 ottobre 2013)

Al termine della Via Crucis serale del terzo venerdì di Quaresima, nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore, il prevosto, don Luciano Capra, nella sua riflessione finale ha ripreso e commentato quanto detto da Papa Francesco ad Assisi nel 2013, sopra riportato.

“La Chiesa non è solo il Papa, i vescovi e i preti. La Chiesa siamo tutti noi battezzati – ha sottolineato don Luciano - ciascuno nel ruolo che occupa, nel compito che ha.” Il Papa ci invita a spogliarci, ma “di che cosa dobbiamo spogliarci? Ciascuno di noi deve spogliarsi di un pericolo gravissimo, che minaccia ogni persona della Chiesa: il pericolo della mondanità spirituale.” Una “malattia che attacca noi cosiddetti vicini” e che ci porta a “ragionare secondo la mentalità del mondo e non con la mentalità e il pensiero di Cristo.”

“Come si fa a capire quando uno ragiona con la mentalità del mondo?” Ce lo spiega bene il Papa: “la mondanità del mondo ci porta alla vanità, alla prepotenza e all’orgoglio”. Il prevosto riflette: “in ogni peccato c’è dentro l’orgoglio, cioè il fare di testa nostra, il crederci migliori degli altri, l’avere sempre da insegnare agli altri, il credere di essere noi più liberi degli altri.” Per sottrarci a questa malattia – è l’invito finale di Don Luciano - “dobbiamo chiedere allo Spirito Santo di liberarci da questa mondanità, di mettere dentro di noi un cuore libero che ci permetta di porci sempre più in ascolto di Cristo e di vivere secondo il suo Vangelo”.

Cernusco sul Naviglio, 30 marzo 2019