LA PAROLA E L’EUCARISTIA MOSTRANO AL MONDO L’AMORE DI DIO

Domenica 3 aprile, Seconda di Pasqua, chiamata anche «in albis depositis» (cioè delle vesti bianche deposte) e, da qualche tempo, anche «della Divina misericordia».


Il primo titolo – “Domenica in Albis depositis” - ricorda l’effetto della Pasqua, cioè la nascita del popolo dei battezzati. Il secondo – “Domenica della Divina Misericordia” - dice il perché della Pasqua di Gesù: il Padre ha voluto la Pasqua del Figlio perché restasse vivo in mezzo a noi il segno della sua misericordia.


Dopo aver celebrato la Pasqua ora sappiamo cosa fare. Innanzitutto facciamo memoria dei segni che rendono presente la forza e la grazia del Risorto: questi segni sono la Parola e l’Eucaristia, che discendono dalla croce e mostrano al mondo l’amore di Dio. Il tempo che trascorre dalla Pasqua è il tempo dell’attesa dello Spirito; esso dona la libertà e la gioia che sono necessarie perché la Sposa non si “distragga” nell’attesa dello Sposo che ritarda il suo arrivo. Infine la Pasqua, che si conclude con l’Ascensione di Gesù che viene sottratto ai nostri occhi, inizia il tempo della Chiesa. Essa continua a rendere presente nel mondo l’umanità di Gesù con il perdono e la misericordia.


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Cernusco sul Naviglio, 3 aprile 2016