LA DIFFICILE SFIDA DI LASCIARSI AMARE

L’arcivescovo ha presieduto la veglia in “Traditione Symboli” – sul tema “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia - a cui hanno partecipato 116 catecumeni e tanti giovani che hanno riempito il Duomo.

Il cardinale Scola nella veglia in Traditione Symboli svoltasi lo scorso 19 marzo nel Duomo di Milano, dopo aver citato le testimonianze di un carcerato e di una giovane donna e ricordato l’episodio in cui l’apostolo Pietro rifiuta di farsi lavare i piedi da Gesù, ha detto: «Noi, a parole, con sentimenti e buone intenzioni, siamo disponibili all'importante spinta di misericordia verso chi è nella prova grave, i poveri, gli emarginati. Ma dobbiamo sapere che i miseri siamo anche noi, ognuno di noi, e abbiamo tanti elementi che confermano questa condizione di miseri. Siamo disposti a spalancare il nostro cuore al misero che ci sta a fianco?». Perché «Gesù ci propone uno scambio: tu sei beato, cioè destinato alla felicità cui aneli in ogni istante, nella misura in cui apri il tuo cuore al misero. Se lo fai, tu stesso sarai oggetto di cuori aperti alla tua miseria».


Duomo di Milano (foto: archivio SIR – Riproduzione riservata)

Rivolto ai giovani, l’arcivescovo ha infine raccomandato loro di «vivere bene e con verità i rapporti affettivi. Non strumentalizzate l'altro al vostro piccolo piacere, amate nel desiderio della verità. Disponetevi a lasciar essere l'altro come “altro”, diverso da te, intraprendete un rapporto con l'intenzione di dare all'amore tutto ciò che richiede, cioè il “per sempre”».

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Cernusco sul Naviglio, 21 marzo 2016