LA CHIESA AMBROSIANA “PER LA CITTÀ”

Il Consiglio Episcopale Milanese offre ai fedeli della Diocesi ambrosiana e a tutti coloro che sono disponibili e interessati al confronto alcune indicazioni in vista delle prossime scadenze elettorali. Indicazioni che si pongono comunque all’attenzione di tutti gli ambrosiani.

“Per la città. Verso le elezioni amministrative. Indicazioni per i fedeli della diocesi ambrosiana e per tutti coloro che apprezzano il confronto”: è il titolo del documento diffuso lo scorso 14 gennaio dalla Curia milanese in vista delle elezioni comunali, fissate per la prossima primavera. Un documento che si pone all’attenzione di tutti gli ambrosiani - anche di quelli non direttamente coinvolti nella prossima tornata elettorale, come noi cernuschesi - perché richiama le linee dell’impegno dei credenti nella società.

Il testo porta la firma del Consiglio episcopale milanese e si compone di sei punti. “Uno stile cristiano per un confronto costruttivo”, è il primo paragrafo, in cui si legge: “Il tema della politica e della amministrazione pubblica è stato troppo a lungo censurato nei confronti interni alla comunità cristiana forse per il rischio di causare divisioni e contrapposizioni”. Ora si incoraggiano “i laici a confrontarsi sulla situazione, a interpretare le problematiche di questo momento”, sulla base della persuasione che “sia possibile praticare uno stile cristiano tra coloro che hanno a cuore la vita buona in città”. Segue un richiamo alla lettera pastorale dell’arcivescovo cardinale Angelo Scola, intitolata “Educarsi al pensiero di Cristo”, secondo la quale – si legge nel testo diffuso – “occorre maturare una mentalità che sappia vedere tutto nella luce del Signore e insieme trarre dalla fede e dagli insegnamenti della Chiesa motivazioni e criteri anche per la politica e la pubblica amministrazione.”

C’è poi un paragrafo sulla “responsabilità di proposte”. “Non avrà nessuna utilità la riproposizione di principi astratti e di ideologie. È doveroso per i cattolici e utile per tutti fare riferimento con competenza aggiornata e con capacità argomentativa agli insegnamenti ecclesiali, raccolti nella Dottrina sociale della Chiesa e ribaditi con alcune particolari insistenze da Papa Francesco”. In questa direzione alcuni temi assumono “un rilievo particolare: la famiglia e le problematiche antropologiche e demografiche, la povertà e le forme della solidarietà, il lavoro e le prospettive per i giovani, la libertà di educare, l’attenzione alle periferie geografiche ed esistenziali”. “Nell’amministrazione locale i grandi temi e le esigenze spicciole della vita quotidiana richiedono concretezza e realismo e insieme l’orizzonte ampio di una idea di città e una visione complessiva della convivenza civile, in città, in Italia, in Europa. Quello che è certo è che, come si è constatato anche nel recente Convegno ecclesiale di Firenze, tra i cattolici italiani ci sono persone competenti, illuminate, capaci di unire letture sintetiche e complessive con proposte concrete e locali. E dunque si facciano avanti anche a Milano e nelle terre ambrosiane”.

Altri paragrafi sono dedicati al “dovere della partecipazione” e alla “legalità e resistenza alla corruzione”, tema che evidentemente segna in profondità la realtà milanese. Il penultimo passaggio si intitola: “La Chiesa non si schiera, i cristiani laici sì, con rispetto e coraggio”, indicando la necessità di non esporre le realtà ecclesiali al terreno di confronto o scontro politico.

In conclusione, una “domanda”: “Che cosa ti impedisce o ti trattiene dall’offrire il tuo contributo, con il pensiero, la parola, la riflessione documentata e condivisa, con il tempo, il voto, la candidatura a una responsabilità amministrativa, per edificare una città sempre migliore?”.

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Cernusco sul Naviglio, 15 gennaio 2016