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COMUNE, PIANO ANTICORRUZIONE “SERIO E PRAGMATICO”

La giunta comunale ha approvato il “Piano anticorruzione 2016/2018”, che si colloca “sulla strada del rinnovamento della pubblica amministrazione chiesto a gran voce dall’opinione pubblica”

La legge 6 novembre la 2012, nota come “legge anticorruzione” o “legge Severino”, contiene le disposizioni volte alla prevenzione e alla repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione. Altri provvedimenti si sono poi succeduti nel tempo per riordinare la materia e per dare compimento alle diverse norme. Sono tutti provvedimenti - si legge nella delibera della giunta comunale del nostro Comune con la quale è stato approvato il Piano anticorruzione per il triennio 2016/2018 – che si collocano “sulla strada del rinnovamento della pubblica amministrazione chiesto a gran voce da un’opinione pubblica sempre più cosciente della gravità e diffusione dei fenomeni ‘lato sensu’ corruttivi nella pubblica amministrazione, che il Comune di Cernusco sul Naviglio vuole percorrere con serietà e pragmatismo, rifiutando di aderire a una logica meramente adempimentale.” La citata legge ha imposto a tutte “le pubbliche amministrazioni di definire, approvare e trasmettere al Dipartimento della Funzione Pubblica: un piano di prevenzione della corruzione che fornisca una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e indichi gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio; procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti chiamati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione.”

Il Piano triennale di prevenzione della corruzione approvato dal nostro Comune, in conformità a quanto richiesto dalla legge, comprende “sia l’analisi del livello di rischio delle attività svolte, che un sistema di misure, procedure e controlli tesi a prevenire situazioni lesive per la trasparenza e l’integrità delle azioni e dei comportamenti del personale. Include inoltre il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità.” Nel nostro Comune, il Sindaco, Eugenio Comincini, ha nominato il segretario generale del Comune, dott. Napoli Fortunato, responsabile della prevenzione della corruzione. Lo stesso segretario generale è responsabile della trasparenza.


Villa Greppi, sede del Comune di Cernusco s/n

"Aree di rischio". Ogni anno il Responsabile anticorruzione propone alla giunta comunale lo schema del Piano triennale di prevenzione della Corruzione (PTPC), che deve essere poi approvato entro il 31 gennaio. Nel Piano sono indicate le attività nell'ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione, le cosiddette "aree di rischio". Nel nostro Comune “per ogni ripartizione organizzativa dell’ente, sono ritenute ‘aree di rischio’, quali attività a più elevato rischio di corruzione, le attività che compongono i procedimenti riconducibili alle macro aree seguenti: concorsi e prove selettive per l’assunzione di personale e per la progressione in carriera; contratti pubblici; autorizzazioni e concessioni; concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati; gestione abusi edilizi, accordi di copianificazione per trasformazione territorio, provvedimenti di pianificazione urbanistica generale ed attuativa, gestione del processo di irrogazione; sanzioni per violazione del codice della strada, altri processi di competenza della polizia locale, gestione inventario, gestione patrimonio comunale, alienazione beni del patrimonio, pagamenti, tributi comunali.

Formazione del personale. Nel Piano per contrastare la corruzione è previsto anche un programma annuale della formazione per i dipendenti e dirigenti.

Rotazione del personale. Nel nostro Comune, per quanto riguarda i dirigenti, «la dotazione organica dell’ente è limitata e non consente, di fatto, l’applicazione concreta del criterio della rotazione. Non esistono figure professionali perfettamente fungibili all’interno dell’ente. In ogni caso (l’amministrazione comunale, ndr) auspica l’attuazione di quanto espresso a pagina 3 delle “Intese” raggiunte in sede di Conferenza unificata il 24 luglio 2013: “L'attuazione della mobilità, specialmente se temporanea, costituisce un utile strumento per realizzare la rotazione tra le figure professionali specifiche e gli enti di più ridotte dimensioni.» Mentre per il personale non dirigenziale, l’amministrazione comunale «si impegna a valutare periodicamente, con cadenza non superiore a cinque anni, per quali posizioni è opportuno e possibile prevedere percorsi di polifunzionalità che consentano tali rotazioni, evitando che possano consolidarsi delle posizioni ‘di privilegio’ nella gestione di attività a rischio, pur con l’accortezza di mantenere continuità e coerenza degli indirizzi e le necessarie competenze delle strutture.»

Quello della rotazione del personale è sicuramente un aspetto molto importante, nel contrasto alla corruzione, che merita la massima attenzione.

Cernusco sul Naviglio, 7 marzo 2016