WELFARE AZIENDALE, CONVIENE ALL’AZIENDA E SODDISFA I DIPENDENTI
La maggioranza dei datori di lavoro, secondo una recente ricerca, adotta qualche misura di welfare e il 52% ne utilizza più di sei perché lavorare in un clima sereno è collaborativo aiuta la produttività .
Secondo una recente ricerca condotta su 100 responsabili delle risorse umane dal professor Luca Pesenti, docente di Organizzazioni sociali e welfare plurale all’università Cattolica, l’introduzione di misure di welfare aziendale riduce la conflittualità e migliora il clima sul posto di lavoro, oltre a contenere il turnover e ridurre l’assenteismo.
Lavorare in un clima sereno è collaborativo aiuta la produttività, e ormai la maggior parte delle aziende sembra essersene resa conto: secondo lo studio, la maggioranza dei datori di lavoro adotta qualche misura di welfare e il 52% ne utilizza più di sei. Oltre ai diffusissimi buoni pasto, quasi la metà delle aziende (46%) offre benefit sanitari; il 45,9% adotta la flessibilità oraria e il 36,7% offre convenzioni per acquisti scontati. Meno frequenti sono i permessi di cura, il telelavoro, le convenzioni con le aziende di trasporto e i benefit per gli studi dei figli, mentre in coda alla classifica ci sono gli asili nido, i campus estivi e i benefit materiali.
Asilo
nido (foto d’archivio SIR)
«Le misure più efficaci e più richieste sono l’asilo, la sanità e la flessibilità nell’orario di lavoro – ha spiegato ad Avvenire Gregorio Fogliani, presidente di QUI! Group, società italiana specializzata nei buoni pasto che si occupa anche di welfare aziendale, attraverso la controllata Welfare Company -. Le chiedono soprattutto le donne, che, specie quando diventano mamme, hanno un ruolo fondamentale nel welfare familiare. L’obiettivo di queste misure è rendere la vita dei dipendenti più semplice possibile e mettere al centro la persona: in questo modo si lavora con maggiore serenità e meglio». Per Fogliarni «l’importante è stabilire un rapporto di fiducia con i lavoratori: il datore di lavoro deve mettere i dipendenti in condizione di dare il massimo, e chi lavora serenamente dà il massimo»
Oltre a semplificare la vita ai dipendenti, fare welfare aziendale conviene: secondo i calcoli effettuati da Welfare Company, l’introduzione di prodotti di sostegno al dipendente consente al datore di lavoro di realizzare un considerevole risparmio potenziale. Si va dai 350 euro annui che si risparmiano adottando i buoni pasto rispetto all’indennità di mensa (cifra che sale a 462 se si passa ai buoni elettronici), ai 258 euro che si possono risparmiare offrendo ai dipendenti buoni regalo o buoni carburante, fino ai 600 euro di risparmio che si possono ottenere con l’utilizzo di una carta prepagata che dà al cliente la possibilità di ottenere particolari sconti sugli acquisti. (fonte: Avvenire, 26 novembre 2015)
Cernusco sul Naviglio, 11 gennaio 2016