A SAN COLOMBANO AL LAMBRO, UN NUOVO PROGETTO DEI FATEBENEFRATELLI
Non "una mensa", ma “uno spazio fisico e relazionale che si chiama Panem quotidianum”: un’iniziativa che vede la partecipazione della parrocchia e dell’intera comunità religiosa locale.
Il taglio del nastro della nuova iniziativa lanciata dai Fatebenefratelli, a San Colombano al Lambro, è avvenuto lo scorso 19 novembre, subito dopo è stato servito il primo pranzo conviviale con le persone in difficoltà. Gli spazi inaugurati in via San Giovanni di Dio a San Colombano al Lambro ospiteranno 20 persone (ma si potrà arrivare a 25), alle quali sarà offerto un pasto completo ogni giorno. «Non chiamatela però "una mensa" – ha spiegato ad Avvenire fra Gennaro Simarò, superiore locale e responsabile dell’animazione del Centro Sacro Cuore di Gesù - Fatebenefratelli - ma uno spazio fisico e relazionale che si chiama, non a caso, Panem quotidianum, un’iniziativa che vede l’attiva partecipazione dei volontari della parrocchia e dell’intera comunità religiosa locale impegnata a realizzare il carisma dell’ospitalità».
Un servizio nato da un’intuizione della commissione "Nuove povertà" della Provincia Lombardo-Veneta dei Fatebenefratelli e insieme un bell’esempio di cooperazione di realtà diverse impegnate per il bene comune. «La Provincia Lombardo-Veneta dei Fatebenefratelli è attiva nell’accoglienza dei migranti – ha sottolineato il superiore provinciale, fra Massimo Villa - e questo nuovo servizio, che si realizza attraverso la preparazione di pasti caldi e il loro consumo in una ampia sala attrezzata del Centro di Riabilitazione psichiatrica, amplia lo spettro di quest’impegno».
La nuova realtà di San Colombano nasce dalla collaborazione tra la parrocchia, che metterà a disposizione i volontari, («abbiamo condiviso il progetto - ha sottolineato il parroco don Mario Cipelli - e lavoriamo in unità»), il Comune che indicherà gli aventi diritto al pasto e il Centro dei Fatebenefratelli che fornirà gratuitamente i pasti secondo le esigenze nutrizionali degli ospiti. La sala è aperta per accogliere gli ospiti tutti i giorni, comprese dunque le festività, dalle 11,45 alle 13, e la distribuzione del pasto prevede un primo piatto, un secondo, pane, frutta e acqua.
«Donare un pasto caldo a persone bisognose - ha sottolineato fra Villa -, che non sono in grado di provvedere in modo adeguato al proprio nutrimento, in particolare ad anziani soli e in difficoltà e alle famiglie in condizioni di recente povertà, ci è sembrato un modo concreto per rispondere ai numerosi appelli di Papa Francesco e realizzare il carisma di san Giovanni di Dio nella nostra società». (Fonte: Avvenire, 20 novembre 2015)
Cernusco sul Naviglio, 23 novembre 2015