“CARITÀ CON INTELLIGENZA” PER CREARE POSTI DI LAVORO PER I GIOVANI

Accade per il progetto Primo lavoro” della fonda­zione L'Ancora onlus” di Verona, fondata da un prete in accordo con il Provveditorato agli studi. Funziona da 3 anni, grazie ai fondi del 5 per mille.

La mancanza di lavoro, soprattutto per i giovani, è una questione sociale di assoluto rilievo. È stata anche più volte richiamata da Papa Francesco e dal Presidente della Repubblica. Alla ricerca di buone pratiche, che possano offrire utili suggerimenti per analoghe proposte da avviare sul nostro territorio, abbiamo più volte fermato la nostra attenzione su iniziative volte a promuovere nuove occasioni di lavoro. Lo facciamo anche in questo articolo all’inizio del nuovo anno.

«Prima esperienza occupazionale offresi nelle scuole per giovani diplomati e laureati. A valo­rizzare profili competenti e freschi di studi è il progetto Primo lavoro della fonda­zione L'Ancora onlus di Verona, fondata da un sacerdote, don Renzo Zocca, in accordo con il Provveditorato agli studi provinciale. Funziona da 3 anni, grazie ai fondi del 5 per mille. E così dà risposta in modo originale al dramma dell'oc­cupazione giovanile coniugando, come spiega don Zocca, 71 anni, “carità con intelligenza”.»

«Sono 13 i giovani che hanno vissuto un anno di lavoro a tempo determinato come insegnanti di sostegno, per 20 ore settimanali da ottobre a maggio, in 12 istituti del Veronese. Mettendosi a fianco di bambini con disagio so­ciale e psichico. “È stata un'ancora di salvezza - dice Milena - Ho riacquistato fiducia in me stessa e ritrovato speranza, vedendomi final­mente valorizzata”. “Ha fatto emergere capaci­tà che non sapevo di avere - aggiunge Monica - e mi ha dato un'idea più chiara sulla mia strada”.»

«Parroco di periferia per 25 anni a Santa Maria Maddalena, nel quartiere Saval, a Verona, se­gnato negli anni Ottanta da tossicodipendenza e minori a rischio, oggi nella comunità di Santa Lu­cia a Pescantina, la missione di don Renzo è vi­vere la carità. “Per me è un obbligo! Uno spro­ne a promuovere la dignità delle persone. Per questo ci impegniamo per i giovani, con lo sguardo sempre attento alle necessità più at­tuali”.»

«Ai parrocchiani non ha chiesto contributi. “Gli piace osare - spiega Lisa Bicego, ex parrocchiana e ora collaboratrice della fondazione - Non ha mai chiesto nulla in chiesa. E una risposta ge­nerosa è sempre arrivata”. Tanto più che nei mesi scorsi anche Papa Fran­cesco glielo ha chiesto: "Mi raccomando don Renzo, vai avanti con Primo lavoro!”» (Fonte: Sovvenire, n° 3/2015)

Saper osare è quanto dovremmo imparare un po’ tutti.

Cernusco sul Naviglio, 4 gennaio 2016