LA BADANTE DI CONDOMINIO: A MILANO È UN ESPERIMENTO CHE FUNZIONA
Nel capoluogo lombardo la sperimentazione, partita lo scorso luglio, è totalmente coperta da risorse pubbliche e attualmente impiega 15 assistenti familiari in 8 quartieri di edilizia popolare.
A Milano è già un esperimento rodato nelle case popolari, ma dalla prossima primavera i condomini con famiglie anziane, pensionati soli, persone fragili che hanno bisogno di un aiuto ma non hanno nessuno a cui rivolgersi potranno contare sulla "badante di condominio". Una persona, cioè, che stipula il contratto con l’amministratore dello stabile e si prende cura delle famiglie per i servizi di prima necessità. I costi sono abbattuti e la solitudine sconfitta.
La badante di condominio è destinata a cambiare il modo di dare assistenza alle persone anziane. Nel capoluogo lombardo la sperimentazione (partita lo scorso luglio) è totalmente coperta da risorse pubbliche (100.000 euro fino al 31 dicembre) e attualmente impiega 15 assistenti familiari, presenti in otto quartieri di edilizia popolare della città.
Foto
d’archivio (Siciliani – Gennari/SIR)
«Faccio la spesa, vado in farmacia e se mi accorgo che qualcosa in casa non funziona, come ad esempio una lampadina rotta o un rubinetto che perde, me ne occupo io»: è quanto ha dichiarato ad Avvenire Rosamaria, peruviana, una delle 15 badanti impegnate a Milano. Lei segue 10 famiglie in due condomini alle porte della città, nel quartiere popolare dello Stadera. «Sono persone sole, anziane, autosufficienti ma senza parenti o con figli e nipoti che vivono lontani – ha aggiunto Rosamaria - trascorro con loro solo qualche ora ma loro sanno che anche quando sono da un vicino, possono contare sul mio aiuto».
Le persone anziane spesso non amano convivere con la propria badante e il fatto di sapere che c'è sempre e comunque nelle vicinanze una persona disposta ad accorrere in aiuto li fa star bene e questa spiega anche il buon esito di questa nuova figura di welfare.
L'obiettivo dell'amministrazione comunale milanese è quello di allargare il servizio anche al privato. «Vogliamo aggredire il mercato delle badanti – ha spiegato, sempre ad Avvenire, l'assessore al Welfare del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino - spesso fatto di poca professionalità e lavoro in nero». Adesso il servizio è gratuito per le persone che vivono nelle case di edilizia pubblica ma in primavera potrebbe essere fornito, a pagamento, anche per i condomìni privati che ne faranno richiesta. (fonte: Avvenire, 3 dicembre 2015)
Cernusco sul Naviglio, 14 dicembre 2015