Don Luciano, Maggio: Maria ci indica la Terra Santa come un luogo di speranza
Carissimi,
in questo mese di maggio vogliamo
guardare a Maria in relazione al luogo dove lei è nata: la Terra Santa. Maria è
figlia di quella terra oggi così provata dall’odio e dalla guerra e per questo
motivo abbiamo voluto parlarne più attentamente nelle prime pagine della nostra
rivista Voce Amica di questo mese (in distribuzione da Sabato 3 Maggio).
La Terra Santa: luogo sacro della
nostra fede, ci ricorda la storia della salvezza e la misericordia di Dio per
noi. È il luogo dove Dio, incarnandosi, si è rivelato agli uomini attraverso la
vita, la morte e la resurrezione di Gesù. Maria, che ha vissuto in questo
luogo, ci mostra come vivere in armonia con Dio e con il prossimo.
Come la Madonna, anche noi
possiamo essere strumenti di pace e di amore nella nostra terra, possiamo
lavorare per costruire un mondo più giusto e più fraterno, ispirati dal suo
esempio.
PREGHIAMO PER RENDERE ANCORA
POSSIBILE LA PACE E LA CONVIVENZA, PUR TRA POPOLI DI DIVERSA STORIA E CULTURA
Maria è nata e cresciuta a Nazaret,
una città della Galilea dove avvenne l’annuncio dell’angelo Gabriele ricordato oggi
dalla Basilica dell’Annunciazione. Ha visitato la sua cugina Elisabetta a Ein
Karem, un villaggio vicino a Gerusalemme, dove ha pronunciato il Magnificat. Ha
dato alla luce Gesù a Betlemme, ha assistito alla Crocifissione di suo figlio
Gesù a Gerusalemme, l’ha incontrato risorto e ha ricevuto l’incarico di essere
la madre dei discepoli di Gesù.
Potremmo immaginare di chiedere
alla Madonna: cosa ci puoi dire oggi in questo contesto così difficile a
proposito della tua terra? Secondo me potrebbe risponderci con queste parole: “La
Terra Santa, il luogo dove mio Figlio Gesù è nato, ha vissuto, predicato ed è
morto sulla croce per la redenzione dell’umanità ed è risorto. Questo luogo è
sacro, non solo per i cristiani, ma per tutte le persone di buona volontà. Vedo
oggi la Terra Santa divisa, lacerata dalle conflittualità e dalle ingiustizie. Vedo
i miei figli, i palestinesi e gli israeliani, soffrire a causa della mancanza
di pace e di giustizia. Ma non perdo la speranza. So che la pace
è possibile, che l’amore e la compassione possono trionfare sull’odio e sulla violenza”
È urgente che oggi tutti noi ci uniamo nella preghiera per la pace in Terra Santa. Dobbiamo sperare e credere che i leader di tutto il mondo decidano di lavorare insieme per trovare una soluzione giusta e duratura al conflitto. Non possiamo dimenticare che siamo tutti fratelli e sorelle, figli dello stesso Dio. Che possiamo vivere insieme in pace, rispettandoci e amandoci gli uni gli altri.
La Terra Santa è un luogo di speranza, un luogo dove la pace è possibile. Come spesse volte ci ha chiesto Papa Francesco: uniamoci tutti nella preghiera e nel lavoro per costruire un futuro più giusto e più pacifico! Lo dobbiamo fare ancora di più ora che Papa Francesco ci ha lasciato e rimane il suo prezioso insegnamento per costruire un mondo di pace.
Don Luciano