MADONNA DIVIN PIANTO, AMARE DI PIÙ GESÙ PER ESSERE PIÙ FELICI

La Messa solenne di domenica, la processione con la recita del rosario, la preghiera dei vesperi, la benedizione dei bambini e il bacio della reliquia hanno costituito il culmine della festa patronale

Domenica 24 febbraio la comunità parrocchiale della Madonna del Divin Pianto ha celebrato la sua festa patronale per commemorare il 95° anniversario dell’apparizione della Madonna a suor Elisabetta Redaelli. Nella sera di venerdì 21 febbraio, alle 23.00, il giorno anniversario, si è celebrata, in un’atmosfera di grande raccoglimento, nella chiesa della Casa della Congregazione, in via Marcelline, la Santa Messa, “animata” dal coro Cum laude.

La Santa Messa solenne di domenica, la processione accompagnata dalla recita del rosario dal collegio delle suore Marcelline alla chiesa del Divin Pianto, la preghiera dei vesperi e il bacio della reliquia hanno costituito il culmine della festa. Sono stati momenti di preghiera raccolta e partecipata.

La chiesa alla Messa delle 10.30 era gremita. Durante l’omelia don Luciano, lasciato l’ambone, si è rivolto ai fedeli con parole semplici, ma chiare, dirette e inequivocabili: partire dal Vangelo per comprendere meglio il messaggio lasciatoci dalla Vergine e la sua attualità. Gesù (come narrato nel vangelo proposto dalla liturgia per questa domenica, ndr) ha chiamato Levi a seguirlo, lui ha risposto a questa chiamata ed è divenuto un apostolo. Ma se noi fossimo stati al posto di Gesù, l’avremmo chiamato, avremmo chiamato a stare con noi un pubblico peccatore? Molto probabilmente, anzi, quasi certamente no. Questo ci fa capire che Gesù scorge in noi quello che nemmeno noi sappiamo vedere e ci insegna a guardare gli altri con uno sguardo nuovo, senza pre-giudizi, senza la presunzione di giudicare gli altri o la superbia di non riconoscere i nostri peccati. Dobbiamo perciò chiedere alla Madonna la capacità di guardare gli altri e noi stessi con gli occhi di Gesù, occhi pieni di misericordia.

Nell’apparizione della Madonna del Divin Pianto – ha ricordato don Luciano - è Gesù che piange, i suoi occhi sono pieni di lacrime perché è poco amato. Questo non significa che dobbiamo pregare di più, sì anche questo, ma non è abbastanza. Quando non si ama più Gesù, non riusciamo più ad amare gli altri e tutto diventa più complicato. Se noi togliamo dalla nostra vita la Sua amicizia, la nostra vita inaridisce. Dobbiamo imparare quindi a sentire il bisogno e a gustare la bellezza di questo amore. Ascoltiamo quindi il messaggio che ci ha lasciato la Madonna, ascoltarlo è solo a nostro vantaggio: dobbiamo amare di più suo figlio Gesù se vogliamo essere più felici, felici per davvero.

Questo desiderio di essere più vicini a Maria e a Gesù si è reso manifesto durante la processione a cui hanno partecipato davvero molte persone, tanto da riempire nuovamente la chiesa. Invitati speciali erano i bambini: per loro al termine della recita dei vesperi una intenzione speciale durante la benedizione per invocare la protezione e la guida di Maria e poi su di loro i sacerdoti presenti hanno imposto le mani per una benedizione solenne. A conclusione, il bacio della reliquia ha visto sfilare tutti i presenti mentre il coro Cum laude accompagnava il raccoglimento con canti dedicati alla Vergine. (Mara, per Voce Amica, marzo 2019)

Cernusco sul Naviglio, 25 febbraio 2019