ADORAZIONE E MISSIONE, UNA NOTTE DI LUCE

Lo scorso 22 giugno, le persone che passavano per le vie e le piazze del centro città sono state invitate in chiesa dove c’era la possibilità di pregare, cantare, confessarsi e incontrare il Signore


Chiesa prepositurale di Santa Maria Assunta (foto d’archivio)

La serata di venerdì 22 giugno 2018 è da scrivere sulle pagine del cuore a caratteri indelebili.

L’avevamo pensata, voluta, proposta, organizzata fin nei dettagli. Tutto era pronto. Eravamo convinti che: “Se non è il Signore a costruire la casa, invano si affaticano i costruttori. Se non è il Signore a custodire la città, invano veglia la sentinella” (Salmo 127, 1). Per questo ci siamo impegnati in prima persona a pregare intensamente perché fosse lui a usarci, a servirsi di noi per il suo progetto di chiamare al suo cuore tante sorelle e tanti fratelli. Ci ricordavamo inoltre della promessa di Gesù: “Quando sarò innalzato attirerò tutti a me”. Per essere ben protetti ci siamo poi rivolti a tutte le comunità monastiche di clausura della diocesi, maschili e femminili, mendicando il loro supporto spirituale, proprio perché la loro vocazione li fa intercessori tra cielo e terra. Ben 17 monasteri femminili e 5 monasteri maschili sono stati coinvolti in questa avventura spirituale, compreso il monastero dei trappisti alle “Tre fontane”, a Roma, dove il nostro concittadino fra Danilo serve il Signore.

E siamo arrivati alla serata desiderata: pronte sono le coppie di oranti che silenziosamente percorrono le vie del centro città per invocare la presenza dei santi angeli.

Pronti sono i fratelli “missionari di strada” incaricati di proporre ai presenti la domanda: “Lo sai che Gesù ti ama? Lo sai che lo puoi incontrare? Vieni e Vedi”. E chi nel cuore trovava la forza di dire sì veniva accompagnato alla chiesa e affidato ai fratelli e sorelle dell’accoglienza. E a chi declinava l’invito, veniva data la promessa di una preghiera per loro e veniva offerto alla loro libertà il dono di un cartoncino recante il Volto di Gesù. Il lavoro fatto lungo le strade è stato commovente. Ma un caso vogliamo segnalare: un ragazzo di 14 anni, terza media finita. E’ stato aggregato a due giovani. Volle un crocefisso anche per sé e cominciò ad evangelizzare, anche da solo, staccandosi, raggiungendo i passanti. Uno di questi, condotto in chiesa, confidò: ‘mi ha invitato all’adorazione con convinzione sorridente. Mi disse che essere amico di Gesù è una cosa bellissima e che lui l’aveva provato. I suoi occhi erano luminosi, lo seguii e mi trovo qui da Gesù’.

Pronti erano i fratelli e le sorelle dell’accoglienza, che, come angeli custodi, con dolcezza hanno accolto e accompagnato fino a Gesù chi aveva accettato l’invito. Sono stati lasciati 174 biglietti con preghiere, sono stati accesi quasi 300 lumini. Sono passate tante famiglie con bambini e ci sono stati tanti incontri di sguardi tra Gesù e loro.

Pronti erano i fratelli e le sorelle del sostegno spirituale in Chiesa. Una moltitudine di persone attorno a Gesù adorante per dare il loro contributo spirituale per la buona riuscita della serata che si è rivelata una vera pesca, ricca e abbondante. Era commovente vedere il loro raccoglimento, la loro preghiera, la loro perseveranza.

Pronti erano i fratelli dell’animazione, della musica e del canto: il coro della parrocchia della Madonna del Divin Pianto, il coro della prepositura di Santa Maria Assunta, il coro del Gruppo dell’Emanuele, il contributo musicale e canoro del Rinnovamento Carismatico Cattolico che si ritrova ogni venerdì all’oratorio Paolo VI. Inoltre due arpiste e una violinista. Una presenza che merita grande plauso.

Pronti erano i fratelli e le sorelle del ministero dell’intercessione: tanti si sono rivolti a loro per il dono della preghiera e della Parola.

Pronte erano le sorelle che avevano il compito di intrattenere i bambini e prepararli alla preghiera davanti a Gesù. Hanno confezionato braccialetti, hanno preparato dei disegni per Gesù, hanno composto preghiere. Un servizio prezioso. Era felice Gesù che disse: “Lasciate che i bambini vengano a me”.

E anche i momenti di preghiera, collocati all’interno dell’animazione musicale, hanno contribuito a rendere prezioso il tempo e forte l’intercessione, solido alimento spirituale.

E i nostri sacerdoti sono stati impegnati a donare la misericordia del Signore nel sacramento della Riconciliazione. Sono stati ben occupati fin oltre le 23. Un fiume di grazia! Ci viene proprio da dire col salmista: “Grandi cose ha fatto il Signore per noi, ci ha colmati di gioia” (Salmo 126, 3).

D.E.M.

Cernusco sul Naviglio, 28 giugno 2018