CHIESA PREPOSITURALE, RIMOSSO COMPLETAMENTE L’ORGANO

Nelle scorse settimane è stato completamente rimosso, per essere restaurato dalla ditta Pirola di Sovico, l’organo donato dai Cernuschesi, nel 1953, al prevosto Guidali.

L’interno della chiesa prepositurale di Santa Maria Assunta da qualche settimana ha cambiato aspetto. Infatti – scrive Giorgio Radaelli su Voce Amica di giugno - «martedì 8 maggio sono iniziati i lavori di re­stauro dell’organo Tamburini con lo smontaggio di una parte delle canne di facciata. Questa anomalia visiva, che non può sfuggire neanche ad un occhio distratto, rende ancora più evidente quanto questo strumento sia essenziale per il carattere monumen­tale della chiesa, non solo con le sue note, ma anche con l’estetica.»

«Al momento dell’apertura dei lavori – prosegue l’articolista - da parte della ditta Pirola, azienda famigliare di Sovico, nei suoi quattro componenti, appartenenti a due generazio­ni di organari, l’atmosfera era di grande eccitazione … L’opera del si­gnor Cesare, capostipite della squadra, (è cominciata) con la misu­ra delle pressioni dell’aria nei canali che alimentano i vari corpi dell’organo, fase essenziale, per consentire di ridonare allo strumento, al termine del restauro, il timbro e l’equilibrio originali. Gli altri elementi della squadra, il titolare signor Alberto, insieme con i giovani ma esperti Alberto e Andrea, si occupavano delle operazioni preliminari di rilevo, di marcatura delle canne, distinguendo quelle mute da quelle sonore. Finalmente si è individuata la prima canna da rimuovere e, fra l’eccitazione generale è stata portata a terra: “il dado era tratto”. Siamo rimasti tutti ammirati dalla perizia e dalla cura amorevole con cui un centinaio di canne, anche di dimensioni e peso ragguardevoli, rimaste al loro posto per oltre 60 anni, siano state rimosse dai loro alloggiamenti e trasportate, mediante appositi carrelli, su un camion, per essere trasferite nel laboratorio della ditta, dove verranno ripulite e, ove necessario, riparate.»

«E’ stato il primo momento di un progetto articolato su un’opera di altissima ingegneria e di artigianato acustico: un intervento a cuore aperto che riporta all’attenzione di tutti la complessità e la bellezza di questo esemplare di quello che è definito da molti “il re degli strumenti musicali”» osserva Radaelli.


L’organo sostitutivo

Nelle settimane successive, dopo l’installazione dell’organo sosti­tutivo è stata rimossa anche la consolle di quello da restaurare, oltre al resto di tutti gli altri componenti, trasferiti successivamente in laboratorio. Ora non rimane che attendere la conclusione dei lavori di restauro dell’organo, sperando che non si prolunghino troppo. Averlo nuovamente disponibile per il prossimo Natale sarebbe un bel risultato.

Cernusco sul Naviglio, 25 giugno 2018