NUOVO REGOLAMENTO PER LE TRE CONSULTE

Le consulte della cultura, del sociale e dello sport hanno un nuovo e unico regolamento, che è stato approvato dal consiglio comunale nella seduta dello scorso 21 maggio.


Villa Greppi, sede del Comune

Il documento ha come obiettivo quello della semplificazione nel funzionamento di questi organismi di partecipazione. Presto – come ha spiegato l’assessore Mariangela Mariani - dovrebbe arrivare anche un regolamento che disciplinerà invece i patrocini, le collaborazioni e i contributi tra il Comune e le altre realtà del territorio.

Con il nuovo regolamento, condiviso dall’amministrazione comunale con i direttivi delle tre consulte, è stata anche riallineata la durata delle consulte con quella del consiglio comunale, è stata snellita la composizione dei direttivi, con una diminuzione dei componenti necessari per avere la validità delle sedute, e i verbali potranno essere redatti anche in maniera sommaria senza più la necessità della nomina di un segretario.

Ogni associazione al momento di iscrizione all’apposito albo comunale deve indicare l’ambito di prevalenza della propria attività e scegliere a quale consulta iscriversi. La possibilità di collaborazione tra le consulte ci può comunque sempre essere - ha chiarito l’assessore – con la costituzione di appositi “tavoli di lavoro”.

Nel corso del dibattito, a seguito di un chiarimento richiesto da Daniele Cassamagnaghi (Forza Italia), è stato spiegato che la Caritas cittadina è membro di diritto del direttivo della Consulta del sociale su esplicita richiesta del direttivo stesso. Lo stesso consigliere azzurro ha chiesto alla giunta comunale se fosse sua intenzione istituire una commissione sulla sicurezza. Il Sindaco, Ermanno Zacchetti, ha risposto che, tenendo conto delle indicazioni che arrivano dalla Prefettura, che invitano a ricondurre le problematiche relative alla sicurezza e all’ordine pubblico alla competente commissione prefettizia, in ambito locale se ne potrà comunque discutere in una delle commissioni comunale già esistenti.

“Un’eccesiva burocratizzazione” e un “estremo tecnicismo che rischiano di far venir meno il valore delle consulte” sono le critiche espresse da Rita Zecchini (Sinistra per Cernusco), che si è anche domandata “dov’è la politica?” in questo nuovo regolamento.

“Con l’esperienza, oggi dico che le consulte non sono più lo strumento migliore di partecipazione. Lo sono invece i ‘forum’, come stanno facendo altri Comuni, perché non hanno vincoli di regolamento, per esempio non è necessario il numero legale per la validità delle loro riunioni”: è quanto affermato dal consigliere Claudio Gargantini (Cernusco Civica). Le consulte, a suo parere, non sono più adatte perché “mancano di proattività, danno solo pareri su chiamata”. Inoltre, ha criticato l’assenza dei rappresentanti delle scuole nelle consulte e ha chiesto l’obbligatorietà della pubblicazione degli avvisi di convocazione e dei verbali delle sedute.

L’assessore Mariani ha riconosciuto che “esiste un problema di partecipazione, che è generale e sociale e non legato allo strumento che si mette in campo”. Ha poi aggiunto che “il presidente può convocare quando e dove vuole la consulta, non è quindi l’amministrazione comunale che lo fa, pur essendoci dei pareri obbligatori che devono essere richiesti.” Ha anche annunciato che nel prossimo bilancio dovrebbe essere inserito un capitolo specifico di spesa per progetti condivisi dalle consulte.

Cernusco sul Naviglio, 28 maggio 2018