CAMPO DA RUGBY, INTERVENTI TAMPONE

Quando piove il capo diventa una risaia, gli spogliatoi non sempre hanno l’acqua calda e manca l’allacciamento alla fognatura. Per un Comune che punta a essere “Città dello sport”, un brutto biglietto da visita


Campo da rugby, al centro sportivo comunale di via Buonarroti

Stato di degrado e fatiscenza del campo di rugby che si trasforma in risaia quando piove, non certo per colpa della società che ci gioca, con spogliatoi dove non sempre c’è l’acqua calda e senza collegamenti con la rete fognaria: tutto questo al centro sportivo comunale di via Buonarroti. È quanto evidenziato nell’interrogazione al Sindaco dai consiglieri Daniele Cassamagnaghi (Forza Italia) e Gianluigi Frigerio (Cernusco Viva) all’inizio della seduta del consiglio comunale dello scorso 21 maggio. La società di rugby – a giudizio dei due interroganti – è considerata dall’amministrazione comunale “una cenerentola”, nonostante faccia giocare circa 400 atleti.

I due consiglieri comunali hanno chiesto al Sindaco l’immediata riqualificazione del campo, la costruzione di un campo di allenamento in sintetico e di idonei spogliatoi. Questi interventi sono necessari – a loro parere – per dare “giusta dignità al Rugby Cernusco e per evitare che chiuda l’attività o si trasferisca in altri Comuni.”

“Si sta procedendo alla manutenzione degli impianti sportivi comunali secondo un piano programmato – ha risposto il Sindaco, Ermanno Zacchetti – senza discriminazioni di sorta. Nei prossimi mesi ci saranno gli attesi interventi sugli spogliatoi e l’allacciamento alla rete fognaria.”

“Gli interventi sugli spogliatoi non bastano, atleti e dirigenti – è stata la replica di Cassamagnaghi – si aspettano qualcosa di più. Teniamo presente che è una società sportiva che lavora ben anche nelle scuole.”

“Non possiamo intervenire su un campo che non è a misura regolamentare (per le massime divisioni, ndr) – ha ribattuto il Sindaco – anche perché stiamo ridefinendo lo sviluppo dell’impiantistica sportiva per i prossimi anni, in modo poi da intervenire, anche per il rugby, con soluzioni strutturali definitive.” Quindi ai rugbysti è chiesto di pazientare ancora un po’.

Cernusco sul Naviglio, 28 maggio 2018