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“IL BATTESIMO NON È UNA FORMULA MAGICA, MA UN DONO DELLO SPIRITO SANTO”

Il Battesimo “abilita chi lo riceve a lottare contro lo spirito del male – ha spiegato Papa Francesco – credendo che Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio per distruggere il potere di Satana e trasferire l’uomo dalle tenebre nel suo regno di luce infinita”


Foto d’archivio, da
www.agensir.it

 

Il Battesimo “è in modo tutto particolare il sacramento della fede, poiché segna l’ingresso sacramentale nella vita di fede”. Lo ha ricordato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, in cui ha citato l’itinerario “percorso, ancora oggi, dai catecumeni ormai prossimi a ricevere l’iniziazione cristiana”: “Educati dall’ascolto di Gesù, dal suo insegnamento e dalle sue opere, i catecumeni rivivono l’esperienza della donna samaritana assetata di acqua viva, del cieco nato che apre gli occhi alla luce, di Lazzaro che esce dal sepolcro. Il Vangelo porta in sé la forza di trasformare chi lo accoglie con fede, strappandolo dal dominio del maligno affinché impari a servire il Signore con gioia e novità di vita”.

“Al fonte battesimale non si va mai da soli, ma accompagnati dalla preghiera di tutta la Chiesa, come ricordano le litanie dei santi che precedono l’orazione di esorcismo e l’unzione pre-battesimale con l’olio dei catecumeni”, ha spiegato Francesco. “Anche per i bambini, si chiede di liberarli dal peccato originale”, ha ricordato il Papa a proposito del rito del Battesimo.

“Come attestano i Vangeli, Gesù stesso ha combattuto e scacciato i demoni per manifestare l’avvento del Regno di Dio: la sua vittoria sul potere del maligno lascia libero spazio alla signoria di Dio che rallegra e riconcilia con la vita” ha ricordato ancora il Papa. “Il Battesimo non è una formula magica, ma un dono dello Spirito Santo che abilita chi lo riceve a lottare contro lo spirito del male – ha spiegato Francesco sulla scorta del rito liturgico – credendo che Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio per distruggere il potere di Satana e trasferire l’uomo dalle tenebre nel suo regno di luce infinita”. “Sappiamo per esperienza che la vita cristiana è sempre soggetta alla tentazione di separarsi da Dio, dal suo volere, dalla comunione con lui, per ricadere nei lacci delle seduzioni mondane”, ha affermato il Papa.

“È faticoso combattere contro il male, sfuggire ai suoi inganni, riprendere forza dopo una lotta sfiancante, ma dobbiamo sapere che tutta la vita cristiana è un combattimento” ha sottolineato il Papa, nella parte finale dell’udienza. “Dobbiamo però anche sapere – ha aggiunto – che non siamo soli, che la Madre Chiesa prega affinché i suoi figli, rigenerati nel Battesimo, non soccombano alle insidie del maligno ma le vincano per la potenza della Pasqua di Cristo”.

L’esempio scelto, tratto dal rito del Battesimo, è l’unzione sul petto con l’olio dei catecumeni: “Per la proprietà dell’olio di penetrare nei tessuti del corpo portandovi beneficio – ha spiegato Francesco – gli antichi lottatori usavano cospargersi di olio per tonificare i muscoli e per sfuggire più facilmente alla presa dell’avversario. Alla luce di questo simbolismo, i cristiani dei primi secoli hanno adottato l’uso di ungere il corpo dei candidati al Battesimo con l’olio benedetto dal vescovo, al fine di significare, mediante questo segno di salvezza, che la potenza di Cristo Salvatore fortifica per lottare contro il male e vincerlo”.

“Fortificati dal Signore Risorto, che ha sconfitto il principe di questo mondo, anche noi possiamo ripetere con la fede di san Paolo: ‘Tutto posso in colui che mi dà la forza’”, ha garantito il Papa.

Riflettendo - Quando riceviamo il sacramento del Battesimo, risorgiamo, rinasciamo a vita nuova. Siamo chiamati a vivere come discepoli di Gesù e ad amare il prossimo come noi stessi. Questo non è facile, in quanto viviamo continuamente momenti di difficoltà, piccoli o grandi che siano, e siamo tentati di chiuderci in noi stessi e di allontanarci dagli altri, di non credere più che Gesù ha donato la sua vita per noi perché ci vuole bene. Ma ascoltando con attenzione la sua parola e pregando, noi possiamo, se lo desideriamo, combattere e vincere questa battaglia interiore e vivere così la nostra vita come discepoli in Cristo. (Fabio F.)

Per il video / testo completo della catechesi di Papa Francesco di mercoledì 25 aprile 2018, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 25 aprile 2018