“OGNI OFFESA AL CORPO DEL NOSTRO PROSSIMO, È UN OLTRAGGIO A DIO CREATORE!”

È il monito del Papa durante il Regina Coeli di domenica 15 aprile: “Il mio pensiero va, in particolare, ai bambini, alle donne, agli anziani maltrattati nel corpo”, “nella carne di queste persone noi troviamo il corpo di Cristo. Cristo ferito, deriso, calunniato, umiliato, flagellato, crocifisso…”.


Foto d’archivio, da www.agensir.it

Gesù, invece, “ci ha insegnato l’amore”: “Un amore che, nella sua Risurrezione, si è dimostrato più potente del peccato e della morte, e vuole riscattare tutti coloro che sperimentano nel proprio corpo le schiavitù dei nostri tempi”. “Gesù non è un fantasma”, ha detto il Papa commentando il Vangelo in cui Gesù si mostra agli apostoli dopo essere risorto in corpo e anima: “Il corpo non è un ostacolo o una prigione dell’anima. Il corpo è creato da Dio e l’uomo non è completo se non è unione di corpo e anima. Gesù, che ha vinto la morte ed è risorto in corpo e anima, ci fa capire che dobbiamo avere un’idea positiva del nostro corpo. Esso può diventare occasione o strumento di peccato, ma il peccato non è provocato dal corpo, bensì dalla nostra debolezza morale. Il corpo è un dono stupendo di Dio, destinato, in unione con l’anima, ad esprimere in pienezza l’immagine e la somiglianza di Lui. Pertanto, siamo chiamati ad avere grande rispetto e cura del nostro corpo e di quello degli altri”.

“In un mondo dove troppe volte prevalgono la prepotenza contro i più deboli e il materialismo che soffoca lo spirito - l’invito finale del Papa - il Vangelo di oggi ci chiama ad essere persone capaci di guardare in profondità, piene di stupore e di gioia grande per avere incontrato il Signore risorto. Ci chiama ad essere persone che sanno raccogliere e valorizzare la novità di vita che egli semina nella storia, per orientarla verso i cieli nuovi e la terra nuova”.

Riflettendo - Le persone che non amano se stesse, non rispettano il proprio corpo nè quello delle persone con le quali entrano in contatto. Sono persone chiuse in se stesse, ma vivere concretamente la Pasqua vuol dire aprirsi al prossimo, come ha fatto Gesù morto e risorto per noi. Dobbiamo quindi cercare di essere gioiosi ed entusiasti della vita, non lamentarci, dare speranza a noi stessi e al prossimo. (Fabio F.)

Per il video / testo completo del Regina Coeli di Papa Francesco di domenica 15 aprile 2018, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 16 aprile 2018