Venerdì 29 Marzo

“IL BATTESIMO È IL FONDAMENTO DI TUTTA LA VITA CRISTIANA”

“È il primo dei sacramenti, in quanto è la porta che permette a Cristo Signore di prendere dimora nella nostra persona e a noi di immergerci nel suo mistero”: lo ha detto il Papa, che nell’udienza di mercoledì 11 aprile ha inaugurato un nuovo ciclo di catechesi dedicato a questo sacramento.


Foto d’archivio, da www.agensir.it

“I cinquanta giorni del tempo liturgico pasquale sono propizi per riflettere sulla vita cristiana che, per sua natura, è la vita che proviene da Cristo stesso”, ha esordito Francesco, ricordando che “siamo cristiani nella misura in cui lasciamo vivere Gesù Cristo in noi”. “Da dove partire allora per ravvivare questa coscienza se non dal principio, dal sacramento che ha acceso in noi la vita cristiana? Questo è il battesimo”, le parole del Papa: “La Pasqua di Cristo, con la sua carica di novità, ci raggiunge attraverso il battesimo per trasformarci a sua immagine: i battezzati sono di Gesù Cristo, è Lui il Signore della loro esistenza”.

“Tutti dobbiamo sapere la data del nostro battesimo”, l’imperativo di Francesco: “È un altro compleanno, è il compleanno della rinascita”. Il verbo greco “battezzare”, infatti, significa “immergere”, ha ricordato il Papa: “Il bagno con l’acqua è un rito comune a varie credenze per esprimere il passaggio da una condizione a un’altra, segno di purificazione per un nuovo inizio. Ma per noi cristiani non deve sfuggire che se è il corpo ad essere immerso nell’acqua, è l’anima ad essere immersa in Cristo per ricevere il perdono dal peccato e risplendere di luce divina. In virtù dello Spirito Santo, il battesimo ci immerge nella morte e risurrezione del Signore, affogando nel fonte battesimale l’uomo vecchio, dominato dal peccato che divide da Dio, e facendo nascere l’uomo nuovo, ricreato in Gesù. In lui, tutti i figli di Adamo sono chiamati a vita nuova”.

“Andate e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. Il Papa ha citato le ultime parole di Gesù risorto agli apostoli, che sono “un mandato preciso”: “Attraverso il lavacro battesimale, chi crede in Cristo viene immerso nella vita stessa della Trinità”. “Non è un’acqua qualsiasi quella del battesimo, ma l’acqua su cui è invocato lo Spirito che dà la vita”, ha spiegato Francesco.

“Non siamo isolati, noi battezzati: non siamo isolati, siamo membri del corpo di Cristo, che è la Chiesa, e partecipi della sua missione nel mondo”. Con queste parole il Papa ha spiegato la dimensione comunitaria del sacramento del battesimo, la cui “vitalità” è illustrata da queste parole di Gesù: “Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto”.

“C’è un prima e un dopo il battesimo”, ha sottolineato il Papa: “Il sacramento suppone un cammino di fede, che chiamiamo catecumenato, evidente quando è un adulto a chiedere il battesimo. Ma anche i bambini, fin dall’antichità, sono battezzati nella fede dei genitori”.

“Nessuno merita il battesimo, che è sempre dono gratuito per tutti, adulti e neonati”, ha precisato il Papa, aggiungendo poi: “Ma come accade per un seme pieno di vita, questo dono attecchisce e porta frutto in un terreno alimentato dalla fede”.

Riflettendo - Tutti dobbiamo conoscere la data del nostro battesimo, quel giorno Gesù è entrato in noi per farci risorgere a vita nuova, nella sua gioia e nel suo amore. Egli ci chiede di amare il prossimo come noi stessi, donandoci parole di conforto e di speranza nella vita quotidiana, di aiutare chi ci chiede una mano con piccoli gesti, nel rispetto della libertà di ciascuno. Per essere santi non bisogna fare grandi opere oppure miracoli bisogna solo essere determinati, gioiosi, pazienti verso tutti, anche nelle prove che la vita ci propone. Quando riusciamo a superare il nostro orgoglio, è veramente bello essere in pace con noi stessi e con il prossimo. (Fabio F.)

Per il video / testo completo della catechesi di Papa Francesco di mercoledì 11 aprile 2018, cliccare qui.

Cernusco sul Naviglio, 12 aprile 2018