CI SI SPOSA MENO, MA PIÙ CONVINTI

In linea con i dati nazionali e cittadini, anche in Diocesi calano i matrimoni religiosi. Ma chi fa questa scelta, rispetto alle unioni civili o alle convivenze di fatto, appare più consapevole che in passato. Ripresa economica e politiche per il lavoro possono favorire un rilancio delle nozze e delle nascite

Foto d’archivio, da www.agensir.it

Diminuiscono i matrimoni religiosi nella diocesi di Milano. Ma chi si accosta a questo sacramento oggi è molto più consapevole. «Oggi c’è un’offerta ampia di vita familiare: convivenza, coppia di fatto ed eventuale iscrizione della coppia nell’apposito registro – spiega Michela Tufigno, tra i responsabili del Servizio diocesano per la Famiglia -. Chi chiede di fare un matrimonio in chiesa oggi ha maggiore consapevolezza di quello a cui si accosta. Ha già valutato le altre ipotesi e le ha scartate. Affronta il passo con una maturità maggiore».

Scelta personale, indipendente dalla tradizione familiare e con motivazioni più ponderate. Spesso oggi chi decide di sposarsi in chiesa è già stato convivente e magari ha anche dei figli: «Fino a 15 anni fa queste persone erano mosche bianche nei corsi in preparazione al matrimonio; oggi, invece, soprattutto in città, sono la maggioranza – precisa Luigi Magni, anch’egli responsabile del Servizio -. In provincia sono di meno, ma un gruppetto è sempre presente. E questo è comunque positivo, perché indica la necessità di fare un passo ulteriore rispetto alla semplice convivenza».

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Cernusco sul Naviglio, 5 marzo 2018