“QUARESIMA, UN TEMPO DI GRAZIA IN CUI DIO STA CON GLI OPPRESSI E GLI UMILIATI”

L’arcivescovo, monsignor Mario Delpini, ha indicato le caratteristiche dell’impegno dei credenti nel periodo quaresimale. “I credenti sono disponibili alla lotta, non si meravigliano della tentazione, sono abbastanza realisti da sapere che il male si presenti come più promettente del bene.”


Monsignor Mario Delpini

“Un tempo di grazia, il tempo in cui Dio sta con gli oppressi e gli umiliati, è il tempo in cui la vita può assorbire la morte e cioè la gloria di Dio può trasfigurare, accogliere, salvare la tribolata storia dei figli di Dio”. Lo ha detto l’arcivescovo, monsignor Mario Delpini, che ha presieduto nel Duomo di Milano, nel pomeriggio di domenica 18 febbraio, la Messa della prima domenica di Quaresima. Il presule ha invitato ad “arrendersi alla grazia”.

“I credenti introducono nella storia umana la fiducia come forza del cammino, come stile di vita, come una luce nuova che consente di vedere in modo nuovo tutto il racconto della storia umana – ha spiegato –. Siamo pieni di fiducia: è un modo di guardare ai compagni di cammino: pieni di fiducia! È un modo di affrontare le complicazioni della vita: pieni di fiducia! È un modo di considerare la complessità e la fragilità delle istituzioni, il loro gravare e il loro servire: pieni di fiducia!”.

Secondo monsignor Delpini, “la fiducia non è l’ingenuità, ma la persuasione che con la presenza di Dio tutto è possibile, anche trarre il bene dal male, anche sanare le ferite, anche ricostruire i rapporti frantumati. Tutto è possibile, perciò possiamo farlo: pieni di fiducia”.

Poi l’arcivescovo ha indicato le caratteristiche dell’impegno dei credenti nel periodo quaresimale. “I credenti sono disponibili alla lotta, non si meravigliano della tentazione, sono abbastanza realisti da sapere che il male si presenti come più promettente del bene, che adorare il principe di questo mondo e allearsi con le potenze mondate sia più rassicurante che fidarsi di Dio. I credenti lo sanno, non si lasciano ingannare da quello che sembra.”

“I credenti resistono – ha concluso l’arcivescovo - continuano a vivere di ogni parola che esce dalla bocca di Dio, i credenti continuano a rendere culto solo a Dio”.

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Cernusco sul Naviglio, 19 febbraio 2018