SCELTE BIOETICHE, «ASSUMERE COME CRITERIO “IL COMANDAMENTO SUPREMO DELLA PROSSIMITÀ RESPONSABILE”»

L’impegno della Chiesa negli ospedali e istituti di cura cattolici è “espressione del Vangelo e dell’attenzione ai malati e ai deboli. Le parrocchie li sostengano”. Lo si legge nel messaggio che i vescovi della Lombardia hanno pubblicato negli scorsi giorni sull’argomento in occasione della XXVI Giornata mondiale del malato, che si è celebrata domenica 11 febbraio.


Foto d’archivio: da www.agensir.it

I vescovi delle diocesi della Lombardia si rivolgono alle comunità cristiane con un messaggio inteso a richiamare l’importanza degli enti sanitari e socio sanitari di ispirazione cristiana diffusi sul territorio regionale, “impegnati per una presenza qualificata nel mondo della cura”.

Il testo della Conferenza episcopale lombarda pone come prioritari quattro punti: “apprezzare gli enti di ispirazione cristiana che si occupano della cura dei malati, e incoraggiarli ad essere fedeli alla loro vocazione”; “richiamare l’attenzione di tutta la comunità cristiana verso coloro che hanno bisogno di cura e verso gli enti che se ne curano”; “incoraggiare il volontariato a servizio dei malati e di tutti i bisognosi”; “incoraggiare la beneficenza come sostegno economico per gli enti che assicurano ai poveri le cure di cui hanno bisogno”.

I vescovi pongono come “iscritti profondamente nella tradizione del popolo lombardo” due brani evangelici, diventati “riferimento sicuro per le tante iniziative in favore degli infermi”: la parabola del buon samaritano, riportata dal Vangelo secondo Luca, e quella del giudizio universale in Matteo al capitolo 25.

Nel messaggio sono affrontate anche le trasformazioni dello scenario socioculturale, istituzionale e della scienza medica, della riforma sanitaria della Regione Lombardia e del Terzo settore. “La riforma sanitaria della Regione Lombardia e del Terzo settore non li penalizzi”, affermano.

Un paragrafo è dedicato all’ambito delle scelte bioetiche per la vita, anche di fronte alle recenti “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”, auspicando di evitare “risolutamente sia le derive dell’accanimento terapeutico che dell’eutanasia (e suicidio assistito)”.

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Cernusco sul Naviglio, 12 febbraio 2018