“IN PRINCIPIO ERA IL VERBO”

Domenica 31 dicembre - “E il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.”

Quanti segreti svelati in una volta! O meglio: quale mistero, di profondità inesplorabile, di altezza vertiginosa. Ci sembra quasi di non poterne portare il peso, perché inizialmente colpisce solo l’inevitabile sproporzione tra l’immensità di Dio e la nostra piccolezza. Ma poi incontriamo, nel prologo del vangelo di Giovanni, una frase che ci aiuta a capire un po’: «E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi». Quel Verbo, che esisteva fin dal principio e per mezzo del quale tutto è stato fatto, è precisamente quel bambino che è nato a Betlemme in mezzo a noi.

Così dalla contemplazione del presepio, siamo invitati a risalire con il Figlio di Dio dalla povertà alla regalità («Il mio trono era su una colonna di nubi») e dalla debolezza all’onnipotenza («Per tutta l’eternità non verrò meno»), per costatare non solo la bontà di Dio che ha voluto abitare in mezzo a noi, ma anche «quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità».

La venuta del Figlio di Dio tra noi è in vista del ritorno al Padre con tutti gli altri suoi figli adottivi, cioè anche con noi. Siamo parte della famiglia di Dio! Una volta ancora oggi, nella meditazione del mistero dell’incarnazione, abbiamo l’opportunità di vedere chi noi siamo agli occhi di Dio. Chi mai, se non Dio solo, «ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo»? (Vincenza Calvo, da www.liturgiagiovane.org)

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Cernusco sul Naviglio, 28 dicembre 2017