“IL MIO REGNO NON È DI QUESTO MONDO”

Domenica 5 novembre – Disse Gesù: «Io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

Il nostro rito celebra (domenica 5 novembre, ndr) l’ultima domenica dell’anno liturgico in corso. Significativamente essa è intitolata a Cristo Re dell’universo. Questo titolo è particolare perché non ha, per Gesù, nessuna connotazione di potere, ma indica la forza e l’efficacia della sua opera di salvezza; di quale forza si tratta e come essa è trasmessa alla nostra vita, ci aiuterà il Vangelo (Giovanni, 18,33c-37) a capirlo.

«Pilato disse a Gesù: “Sei tu il re dei Giudei?”». A Pilato interessava solo sapere se Gesù invadeva il territorio dell’imperatore romano; egli rappresenta il potere politico che vuole avere il dominio sugli uomini e sulle cose; questo tipo di potere ha paura (e fa paura) perché toglie di mezzo chiunque intralcia le sue mire. Gesù è re in un modo del tutto diverso e vuole che i suoi discepoli e la sua Chiesa facciano come lui. La vittoria di Gesù non è sugli uomini, ma è sulla morte e sul male che schiaccia gli esseri umani e distrugge il creato. Anche il cristiano deve imparare che il suo Re ha una corona fatta di spine e siede su un trono a forma di croce.

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Cernusco sul Naviglio, 26 ottobre 2017