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Martedì 16 Aprile

DA UN “INGRESSO” ALL’ALTRO, CAMMINANDO PER LE VIE DELLA CITTÀ

L’ingresso di un nuovo prevosto un tempo era un evento molto raro, perché la nomina era solitamente “a vita”. Negli ultimi trent’anni, invece, ne abbiamo già avuti quattro.


11 novembre 1962: ingresso di don Arcangelo Rossignoli

In una bella giornata riscaldata dal sole dell’estate di san Martino, l’11 novembre 1962, Cernusco in festa accolse il nuovo prevosto, chiamato a succedere a monsignor Claudio Guidali, che per oltre trent’anni, dal 1930 al 1962, aveva retto l’allora unica parrocchia cittadina, stimato e amato da tutti. L’attesa era vivissima, la gente aveva fretta di incontrare il nuovo Pastore: chi stava per arrivare raccoglieva certamente un’eredità non facile. Don Arcangelo Rossignoli, il nuovo prevosto, si affidò subito alla Vergine Maria e accolto al Santuario di Santa Maria dalle autorità civili e religiose, indossata la cappamagna e ricevuta la ferula, in processione, tra due fitte ali di folla, sfilò per le vie del paese, addobbate a festa, e raggiunse la chiesa prepositurale, che non riuscì a contenere tutti i fedeli. Una chiesa sontuosamente addobbata, all’interno e all’esterno, come si era soliti fare in quegli anni per le grandi occasioni. Per 37 anni, in tempi difficili, don Arcangelo fu “sentinella vigile del suo popolo.”


1° ottobre 1989: ingresso di don Giampiero Crippa

A raccogliere la sua eredità, domenica 1° ottobre 1989, arrivò don Giampiero Crippa. Rimane vivo di quel giorno il passaggio di consegne avvenuto sulla soglia della chiesa prepositurale. Il prevosto emerito disse al suo successore: “Fratello carissimo, oggi l’arcivescovo Carlo Maria ti manda a noi per essere il nuovo pastore di questa Parrocchia di Santa Maria Assunta, ricevi dunque il bastone del pastore di questa comunità: appoggiandoti ad esso conserva la fede di questa Chiesa, mantieni unito il gregge dei credenti intorno al vescovo che ti manda, sostieni la tua gente nel bisogno, difendila dai pericoli, guidala, in comunione di carità, all’incontro con il Signore Dio.” Don Crippa indicò, in quel giorno, “due condizioni indispensabili sulle quali deve reggersi la vita di ogni comunità cristiana”: “continuità di intenti e di impegni precisi che solo una grande comunione con Dio e tra di noi potrà rendere costruttiva e densa di significato”. Ma dopo soli quattro anni lasciò la parrocchia.


6 febbraio 1994: ingresso di don Luigi Caldera

Un giovane prete, don Luigi Caldera, il 6 febbraio 1994, diventava il 22° parroco e 8° prevosto di Cernusco. Dopo aver celebrato la Messa al santuario di Santa Maria, alle ore 9, seguì l’affidamento a Maria, la visita ai religiosi e agli ospiti del Fatebenefratelli, l’incontro in piazza Martiri della Libertà con i rappresentanti della comunità civile e delle associazioni, mentre in piazza Matteotti salutò i gruppi di volontariato. La prima frase dell’omelia del nuovo prevosto rese subito evidente quale sarebbe stato il suo stile: “Due secondi e trentasette centesimi: questo è il tempo che impiego normalmente a prendere sonno. Quando mi è stato proposto di venire da voi a fare il parroco ci ho perso 2 ore.” E con quella sua ironia ed efficacia comunicativa che ben presto i Cernuschesi impareranno a conoscere aggiunse: ”Prevosto troppo giovane? E però, senza andare a scomodare passi biblici e forse con un po’ di presunzione, mi sono detto che se si può fare il sindaco di Roma a 39 anni, se si può essere il re del caffè e sindaco di Trieste a 38 anni, probabilmente si può fare anche il prevosto di Cernusco a 43 anni.” Quindi, l’impegno che si assunse: “Senza di voi posso fare ben poco, con voi posso fare molto. Io dichiaro oggi la mia dedizione totale al valore dell’unità.”


9 settembre 2007: ingresso di don Luigi Caldera
come responsabile della neocostituita “Comunità pastorale “Famiglia di Nazaret”

Don Luigi è stato anche il prevosto dei “record”: ha fatto un secondo ingresso con tripla celebrazione in un solo giorno. Domenica 9 settembre 2007 prese, infatti, possesso come responsabile della neocostituita Comunità pastorale “Famiglia di Nazaret”, che riuniva le tre parrocchie cittadine. Anche in questa occasione, per sottolineare il nuovo cammino pastorale, lanciò uno slogan facilmente memorizzabile: “La Chiesa sei tu. Chi può darti di più?”. Quindi si chiese: “Dopo tredici anni e mezzo quale può essere la novità? Cominciamo a conoscere i nostri respiri, le reazioni l’uno degli altri e viceversa prima che avvengono. Forse la novità potrebbe stare nel togliere di mezzo me a voi per lasciare spazio al Signore e agli altri: una forte spiritualità, preghiera e formazione e la scelta di essere missionari aprendo la nostra comunità a persone nuove nell’ascolto, nell’accoglienza e nella condivisione”. Un ingresso con una prima Messa – questa volta senza corteo dal Santuario - celebrata in chiesa prepositurale (ore 11,00), poi un’altra nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore (ore 9,30) e, infine, una terza celebrazione eucaristica nella chiesa della Madonna del Divin Pianto (ore 18,30).


12 ottobre 2008: ingresso di don Ettore Colombo

A seguito della ristrutturazione della chiesa prepositurale, l’ingresso del secondo responsabile della Comunità pastorale, avvenuto con non poco sorpresa a un solo anno dalla precedente nomina, ebbe una sede del tutto particolare. Domenica 12 ottobre, infatti, don Ettore Colombo, sempre partendo dal santuario di Santa Maria, raggiunse, attraversando il ponte sul naviglio, il Parco dei germani. Favoriti dalla bella giornata di sole, furono oltre 2500 i presenti per l’unica solenne celebrazione di ingresso. «Forse chi si aspettava dal nuovo prevosto un elenco delle cose da fare nei prossimi anni è rimasto deluso. Così pure – commentammo quel giorno su questo sito - chi si attendeva l’annuncio dell’avvio di una ‘rivoluzione’ o il più rassicurante invito a ‘continuare come si è fatto sinora’. Niente di tutto questo, don Ettore ha spiazzato tutti ponendoci la sola unica vera domanda che, come cristiani, ci deve mettere addosso una ‘sana inquietudine’: ‘Cernuschesi, che ne avete fatto del Vangelo?’». Indicando così un cammino di nove anni vissuto all’insegna del “dare spazio alla parola di Dio, l’unica capace di scaldare il cuore.”

Adesso aspettiamo l’ingresso del nuovo prevosto di Cernusco e responsabile della Comunità pastorale cittadina, monsignor Luciano Capra. Per domenica 5 novembre è quasi tutto pronto per accoglierlo, tempo permettendo, a partire dall’atto di affidamento a Maria, al santuario lungo il naviglio, per poi incamminarsi - Pastore e popolo - verso la chiesa prepositurale.

Cernusco sul Naviglio, 3 novembre 2017