“IL GRANDE E PRIMO COMANDAMENTO”

Domenica 1 ottobre - «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”.»

Per cogliere appieno il significato (del brano evangelico di questa domenica - Matteo 22,34-40 - ) bisogna aver presente il contesto: Gesù ha appena discusso con i sadducei, che negano la risurrezione dei morti, e li ha messi a tacere. Saputo questo, i farisei, convinti assertori della risurrezione, a loro volta interrogano Gesù per vedere quanto sia “ferrato” nella conoscenza della Legge e per capire se sta dalla loro parte.

«Uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova». I farisei, persone pie e scrupolosamente osservanti, interrogano Gesù sui fondamenti della Legge. In che cosa sbagliano i farisei? Certo non nella domanda che pongono a Gesù, assolutamente corretta; sbagliato, invece, è il loro atteggiamento. Non basta la serietà di una domanda, che rimane astratta se non c’è il desiderio e la ricerca del rapporto personale con Gesù. I farisei, pur essendo osservanti della Legge, mettono alla prova Gesù senza avere il coraggio di lasciarsi interrogare e mettere alla prova da lui. Questo atteggiamento interroga ciascuno di noi e anche lo stile delle nostre chiese: non basta una generica pratica religiosa o una correttezza morale (presupposto importante ma non sufficiente) se non c’è una profonda intimità con Gesù, alimentata dalla meditazione assidua della Parola, dalla preghiera quotidiana e dalla liturgia.

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Cernusco sul Naviglio, 28 settembre 2017