“IL PANE DI DIO È COLUI CHE DISCENDE DAL CIELO”

Domenica 24 settembre - Allora (i suoi discepoli) gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

Il Vangelo di (questa domenica: Giovanni 6,24-35) ci prende per mano e ci conduce sul crinale serio della fede, dove essa è chiamata a prendere una forma cristiana e matura; non dobbiamo aver paura di lasciarci guidare da questa Parola che ci chiederà una decisione bella e totale per Gesù.

«Voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché vi siete saziati». Noi possiamo rovesciare la frase e chiederci: «Perché io cerco Gesù?». La domanda è semplice, ma la risposta è impegnativa. Gesù vuole essere cercato non da coloro che chiedono qualcosa per sé, ma da quelli che capiscono i “segni” da lui compiuti; come dire che la fede non può fermarsi alla superficie, ma deve giungere fino alla realtà nascosta e svelata dai “segni”. Noi sappiamo bene quali sono i segni di cui parla Gesù. E tra i “segni” da lui compiuti, il primo fra tutti è quello della croce. Agli occhi degli uomini la croce è apparsa un’ignominia, invece, per noi che leggiamo i “segni”, la croce è la fonte inesauribile della nostra salvezza.

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Cernusco sul Naviglio, 25 settembre 2017