Venerdì 29 Marzo

DON PIETRO E DON FERMO: CONSERVIAMO VIVO IL LORO RICORDO

In agosto ricorrono gli anniversari di morte di due sacerdoti, don Fermo Pedroli e don Pietro Gatti, la cui memoria è ancora viva in molti cernuschesi.


don Fermo Pedroli

Trent’anni fa, il 5 agosto 1985, moriva don Fermo Pedroli,

dopo una lunga e dolorosa agonia. Da 25 anni era cappellano delle Suore Marcelline. Don Fermo nacque a Bareggio il 10 maggio 1920. Dopo aver frequentato a Roma l’Università Gregoriana, fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1948 e rimase nella capitale sino al 1957. Poi tornò nella nostra diocesi, come coadiutore a Carugate. Nel 1960 arrivò a Cernusco con l’incarico di cappellano delle suore Marcelline. Il suo ricordo è legato alla collaborazione che prestò nella Parrocchia Santa Maria Assunta, all’insegnamento all’Istituto Tecnico commerciale “Argentia” di Gorgonzola e al commento settimanalmente del Vangelo a Radio Martesana. Sacerdote di vasta cultura, capace di leggere e interpretare i fenomeni sociali del suo tempo, in anni segnati da profondi cambiamenti, era aperto al confronto con tutti. Don Fermo ora riposa nel cimitero di Bareggio


     

In agosto, ricordiamo anche il ventesimo di morte di don Pietro Gatti. Un missionario salesiano nato a Cernusco il 16 marzo 1911. A 13 anni entrò nell’istituto salesiano di Ivrea e a 17 anni partì per l’in­dia, dove il 30 settembre 1939 venne ordinato prete. “Don Pietro è un uomo semplice, psicologicamente com­patto, gode di un’unità interiore, ricco di spiritualità, metodico; sono quegli uomini che ti passano un respiro tranquillo. Consegue la laurea in lingua e letteratura inglese, si perfeziona in Teologia e diviene insegnante di teologia nel seminario di Madras.”. Dopo altri incarichi di insegnante, “ricercato per il suo senso delle cose e per la sua prudenza è chiamato a lavorare nella Nunziatura apostolica a Nuova Dheli. Don Pietro ama l’India, sua terra e sua seconda patria e nel momento dell’espulsione dagli stranieri dal Paese egli chiede e ottiene la cittadinanza indiana.” Nel 1978 ritorna ad insegnare e nel 1981 è nominato rettore del Collegio degli Universitari a Paijm, che lasciò per rientrare in Italia, dove un mese dopo morì.


    don Pietro Gatti

“Don Pietro – ha detto il confratello salesiano all’omelia della Messa funebre - appartiene agli uomini che aprono i nostri orizzonti, dilatano il cuore, indicano mete oltre l’orizzonte e ti dicono che è possibile la strada: essi sono in cammino dall’età di 13 anni e ne conservano la grinta e la gioia.” Nella cappella centrale del nostro cimitero, ora riposa nella pace del Signore.

Conserviamo viva la memoria di questi sacerdoti e, grati al Signore per il bene da loro compiuto e per la testimonianza evangelica offerta – invochiamo per loro il dono della beatitudine eterna.

Cernusco sul Naviglio, 20 luglio 2015