DON PIETRO E DON FERMO: CONSERVIAMO VIVO IL LORO RICORDO
In agosto ricorrono gli anniversari di morte di due sacerdoti, don Fermo Pedroli e don Pietro Gatti, la cui memoria è ancora viva in molti cernuschesi.
don Fermo Pedroli |
Trent’anni fa, il 5 agosto 1985, moriva don Fermo Pedroli, dopo una lunga e dolorosa agonia. Da 25 anni era cappellano delle Suore Marcelline. Don Fermo nacque a Bareggio il 10 maggio 1920. Dopo aver frequentato a Roma l’Università Gregoriana, fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1948 e rimase nella capitale sino al 1957. Poi tornò nella nostra diocesi, come coadiutore a Carugate. Nel 1960 arrivò a Cernusco con l’incarico di cappellano delle suore Marcelline. Il suo ricordo è legato alla collaborazione che prestò nella Parrocchia Santa Maria Assunta, all’insegnamento all’Istituto Tecnico commerciale “Argentia” di Gorgonzola e al commento settimanalmente del Vangelo a Radio Martesana. Sacerdote di vasta cultura, capace di leggere e interpretare i fenomeni sociali del suo tempo, in anni segnati da profondi cambiamenti, era aperto al confronto con tutti. Don Fermo ora riposa nel cimitero di Bareggio |
In agosto, ricordiamo anche il ventesimo di morte di don Pietro Gatti. Un missionario salesiano nato a Cernusco il 16 marzo 1911. A 13 anni entrò nell’istituto salesiano di Ivrea e a 17 anni partì per l’india, dove il 30 settembre 1939 venne ordinato prete. “Don Pietro è un uomo semplice, psicologicamente compatto, gode di un’unità interiore, ricco di spiritualità, metodico; sono quegli uomini che ti passano un respiro tranquillo. Consegue la laurea in lingua e letteratura inglese, si perfeziona in Teologia e diviene insegnante di teologia nel seminario di Madras.”. Dopo altri incarichi di insegnante, “ricercato per il suo senso delle cose e per la sua prudenza è chiamato a lavorare nella Nunziatura apostolica a Nuova Dheli. Don Pietro ama l’India, sua terra e sua seconda patria e nel momento dell’espulsione dagli stranieri dal Paese egli chiede e ottiene la cittadinanza indiana.” Nel 1978 ritorna ad insegnare e nel 1981 è nominato rettore del Collegio degli Universitari a Paijm, che lasciò per rientrare in Italia, dove un mese dopo morì. |
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“Don Pietro – ha detto il confratello salesiano all’omelia della Messa funebre - appartiene agli uomini che aprono i nostri orizzonti, dilatano il cuore, indicano mete oltre l’orizzonte e ti dicono che è possibile la strada: essi sono in cammino dall’età di 13 anni e ne conservano la grinta e la gioia.” Nella cappella centrale del nostro cimitero, ora riposa nella pace del Signore.
Conserviamo viva la memoria di questi sacerdoti e, grati al Signore per il bene da loro compiuto e per la testimonianza evangelica offerta – invochiamo per loro il dono della beatitudine eterna.
Cernusco sul Naviglio, 20 luglio 2015