17 LUGLIO: ANNIVERSARIO DI CONSACRAZIONE DELLA NOSTRA PREPOSITURALE

Il 17 luglio ricorre l’anniversario della consacrazione della nostra chiesa prepositurale, avvenuta nel 1932. Il rito fu presieduto dal cardinale Schuster.

Un rito – ci ricordano le cronache di quel tempo – iniziato alle tre e mezza della domenica mattina del 17 luglio 1932 e conclusosi verso le otto. Seguito poi, alle dieci, dall’amministrazione della Cresima a più di 700 bambini.

L’anniversario della consacrazione di una chiesa invita sempre a riflettere sul rapporto tra chiesa-edificio e chiesa-comunità. «Che cosa unifica la comunità cristiana? Qual è la forza che la costituisce e fa di ciascuno di (noi) un membro dello stesso corpo?”, la risposta la troviamo nella Lettera di Pietro, capitolo secondo: ‘Carissimi avvicinandovi al Signore, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale’. Il "centro unificante" non è più un Libro, come avvenne per Israele, ma una persona: Gesù Cristo. La forza che tiene assieme l’edificio che è la (nostra) comunità, è il (nostro) "avvicinarci al Signore, pietra viva". C’è qualcosa di molto profondo in tutto questo. La disgregazione delle comunità umane, la separazione dell’uomo dall’uomo, è vinta dal legame che si istituisce colla persona del Signore mediante la fede ed i sacramenti. Con la consacrazione della chiesa, la costruzione di mattoni diventa «segno permanente dell’edificio spirituale, della misteriosa ma reale comunione di ciascuno di (noi) con Cristo e con tutti. L’apostolo Pietro indica anche qual è lo scopo per cui viene costruito l’edificio spirituale che è la (nostra) comunità: "per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo".» (da una riflessione del cardinale Carlo Caffara, arcivescovo di Bologna)

Domenica 19 luglio durante tutte le Messe si ricorderà la consacrazione della nostra prepositurale, segno visibile di questo anniversario saranno le dodici candele accese in coincidenza con le altrettanti croci poste lungo i pilastri delle navate della chiesa. Durante il rito di consacrazione il sacro crisma è stato versato sull'altare e sulle mura della chiesa. Memoria visibile di questo gesto sono appunto le "croci di consacrazione". In corrispondenza a queste croci, il vescovo o i sacerdoti da lui delegati hanno unto le pareti con il sacro crisma. Nel loro insieme, le dodici croci ordinatamente distribuite marcano lo spazio consacrato, lo spazio dedicato interamente e per sempre al culto cristiano.

Cernusco sul naviglio, 13 luglio 2015