MISSIONE CITTADINA, “PER ESSERE UNO”

In consiglio pastorale si è discusso della prossima Missione cittadina, gesto scelto per concretizzare le indicazioni ricevute dall’arcivescovo, a conclusione della visita pastorale, e per ricordare i primi dieci anni di comunità pastorale


Il superiore generale dei missionari dell’Opera Famiglia di Nazaret, che animeranno la Missione cittadina 2017

Il tempo da qui all’inizio della Missione cittadina, ottobre prossimo, non è molto e l’evento va preparato con cura, così la commissione individuata da don David si è messa al lavoro coi membri dell’Opera Famiglia di Nazareth, i padri missionari che hanno accettato l’incarico. Una commissione “mista”: per età, provenienza, ambiti di impegno, anche caratteri e sensibilità. L’8 giugno i componenti della commissione hanno partecipato alla riunione con il consiglio pastorale della nostra comunità pastorale, che ha dato, a sua volta, il proprio contributo.

“Uscire fuori” - In consiglio è stato raccontato di quanto condiviso con i padri missionari, il modo, o metodo, o stile “dell’uscire fuori”; è stato proposto di programmare interventi, anche brevi, nelle scuole, negli allenamenti presso le società sportive, perfino alla metropolitana. Non soltanto per la possibilità di raggiungere chi di solito non viene raggiunto, ma proprio per il fatto stesso di poter essere una comunità che mostra di tenere in considerazione tutti, non solo quelli che si incontrano normalmente in chiesa o in oratorio. Sono stati illustrati i contatti presi con persone che vivono l’appartenenza alla comunità con impegni concreti: chi nella liturgia, chi nella carità o spiritualità, chi per l’educazione e la formazione, anche sportiva, chi nel campo della comunicazione. È stato poi prospettata una sorta di giornata tipo del periodo della Missione, delineando modalità diverse per coinvolgere bambini, adolescenti, giovani e adulti, così come è stato pensato di rivolgere una particolare attenzione, insieme agli educatori, ai ragazzi tra i 16 e i 20 anni che hanno fatto la Professione di Fede nelle nostre parrocchie. Infine è stata data un’indicazione del percorso con cui si vorrebbero coinvolgere i ragazzi delle scuole del territorio (contattando gli insegnanti di religione che hanno già mostrato molta disponibilità) e i ragazzi che frequentano le varie società sportive.

Desiderio di rinnovamento - I membri del consiglio pastorale hanno raccolto e ampliato le considerazioni, fatte dalla commissione, consegnando ulteriori spunti di riflessione. In particolare, è stato colto il desiderio di un rinnovamento vero, che possa essere profondo, pur realizzandosi nella semplicità, senza bisogno di grandi eventi; una richiesta di visibilità di segni concreti di carità; l’esigenza di spazi e tempi per occasioni quotidiane di incontro col Signore, insieme a quelle speciali. Il parroco, don Ettore, ha sottolineato una felice combinazione delle date della Missione, che si colloca tra il giorno della dedicazione del Duomo di Milano e la festa di tutti i Santi e ha anche espresso la propria convinzione che la presenza di molti sacerdoti per tutti i giorni della Missione non potrà che essere occasione preziosa e feconda per molte persone.

Un tempo speciale - In conclusione, alcuni elementi possono ritenersi già “definiti”: il titolo della Missione - “Per essere Uno” - è fortemente ispirato a una frase di padre Charles de Foucauld: “coloro che lo lasciano vivere e agire in sé sono necessariamente Uno”; l’impegno, già preso, tra tutti i cori presenti nelle nostre parrocchie a collaborare per animare le celebrazioni liturgiche nel periodo della Missione; una serata riservata solo alla preghiera e all’adorazione. Su altri si sta ancora riflettendo, ma qualcosa tutti lo possono già fare: affidare a Dio questo tempo speciale, nella preghiera, affinché lo Spirito Santo possa operare nella nostra comunità ciò che desidera.

Cernusco sul Naviglio, 26 giugno 2017