“CORPUS DOMINI”, PER LE VIE DELLA CITTÀ “PER DIRE A TUTTI QUANTO È BELLO E GRANDE L’AMORE DI GESÙ”
Nella solennità del “Corpus Domini” i fedeli della comunità pastorale si sono riuniti in chiesa prepositurale – giovedì 15 giugno, alle ore 20,30 – per la Messa, presieduta da Don David Maria Riboldi, che anche in questa occasione ha ricordato il suo decimo anniversario di ordinazione sacerdotale, e concelebrata da tutti i sacerdoti delle nostre tre parrocchie. Poi ha fatto seguito la processione eucaristica, conclusasi in Sacer con la benedizione.
Don David durante
l’omelia (Foto: G. Melzi)
La solennità del “Corpo e sangue di Cristo” contiene un invito molto forte per ciascun fedele: quello non solo di fare memoria della Pasqua del Signore, ma addirittura di diventare memoria, di “essere memoria” del Signore e della sua Pasqua. Come? Accogliendo l’invito che ogni Eucaristia contiene: quello di fare della nostra vita un dono, così come ha fatto Gesù, diventando a nostra volta dono per i fratelli. È quanto ha poi spiegato don David nella sua omelia.
Solenne
concelebrazione del “Corpus Domini” 2017 (Foto: G. Melzi)
“Si può con un chicco di pane fare una pagnotta?” ha chiesto don David all’inizio della sua omelia alle ragazze e ai ragazzi di Prima Comunione che partecipavano, in prima fila, all’Eucaristia. Ecco la risposta: “Eh no, con un chicco di grano non si combina niente. Per fare una pagnotta ci vogliono tanti chicchi di grano.” Quindi ha aggiunto: “C’è una parola – ostia – che usiamo per indicare il pane della Messa. Una parola che ci ricorda, questo il suo significato,”la vittima, colui che dà se stesso, che per noi è Gesù”.
Ha poi richiamato un detto latino che dice che ci vogliono molti grani per fare un pezzo di pane. Analogia che può essere estesa al dono grande di Gesù per ciascuno di noi. “Noi possiamo essere molti chicchi di grano – ha poi spiegato don David - che partecipano dell’unico corpo di Gesù. Un solo pane ci è dato perché a nostra volta possiamo diventare dono per gli altri. Allora il dono di Gesù diventa più grande ancora perché va a coinvolgere gli amici, le persone attorno a noi, i grandi e i piccoli.”
“Se stasera ciascuno di noi consentirà a Gesù di essere una cosa sola con il suo donarsi, con il suo essere vittima, nel senso che dona se stesso, ma quanti bambini, ragazzi potranno ‘mangiare’ in noi il dono di Gesù!”: è stata l’esclamazione del responsabile dei tre oratori cittadini.
In oratorio Sacer,
al termine della processione (Foto: G. Melzi)
“Andremo per le vie della nostra città a portare Gesù – ha detto don David, in conclusione della sua omelia - perché le persone attorno a noi possano vedere quanto è bello l’amore di Gesù. Poi andremo in Sacer, dove facciamo tante cose belle. In oratorio chiederemo a Gesù di poter essere una cosa sola con lui perché tutti possano ‘mangiare’ in noi il suo amore bello, grande e straordinario.”
Al termine della celebrazione della Messa, la processione si è incamminata per le vie Cardinal Ferrari, Don Minzoni e Biraghi – accompagnata anche dalle note della Banda de Cernusc – per poi concludersi, con la benedizione eucaristica, nel grande cortile dell’Oratorio Sacer.
La benedizione
eucaristica a conclusione della processione del “Corpus Domini” 2017 (Foto: G.
Melzi)
Cernusco sul Naviglio, 16 giugno 2017