PADRE EMILIO RITORNA IN BANGLADESH
Dopo circa tre mesi di permanenza a Cernusco, mercoledì 7 giugno il nostro concittadino, missionario del PIME, riparte per la sua missione. Domenica 4 giugno lo saluteremo durante le Messe in prepositurale.
Padre Emilio Spinelli
È rientrato in Italia all’inizio dello scorso marzo per un periodo di riposo e per sottoporsi ad alcuni controlli medici, ora padre Emilio Spinelli riparte più caricato che mai perché i ragazzi della sua missione in Bangladesh lo stanno aspettando. Se gli si chiede come va, lui risponde prontissimo: “Tutto bene, sono in piena forma. Solo un po’ sovrappeso, ma vedrò di perdere presto qualche chilo”.
Domenica 4 giugno, solennità di Pentecoste, durante le celebrazioni delle Messe in chiesa prepositurale, i Cernuschesi avranno modo di salutare padre Emilio. Sarà l’occasione per manifestargli il nostro ringraziamento per il servizio che ha svolto nei tre mesi di permanenza nella nostra città e per dimostrargli il nostro affetto e la nostra vicinanza, anche attraverso la nostra carità cristiana, perché la sua Missione ha sempre bisogno di aiuti per poter accogliere gratuitamente parecchie centinaia di bambini.
Gli ultimi due anni in Bangladesh non sono stati per niente facili e tranquilli. Infatti, nel corso del 2015 ci sono stati ripetuti tentativi di omicidio nei confronti di missionari cristiani e lo scorso anno 9 italiani sono stati uccisi a Dacca, capitale del Paese. Ma nella sua attuale missione - Bhutahara, diocesi di Rajshahi, composta da una quarantina di villaggi con piccole comunità cristiane – padre Emilio Spinelli si sente tranquillo, circondato dall’affetto di quasi 400 ragazzi.
“Nella mia Missione – ci ha raccontato a marzo scorso padre Emilio, che è in Bangladesh dal 1975 - al momento andiamo benino. Continuiamo ad accogliere gente che desidera il Battesimo. Abbiamo bambini e ragazzi che accompagniamo, per chi è orfano, sino alla maturità. In missione rimangono sino alla quinta elementare, poi per le medie e le superiori vanno in un college in una città vicina, a spese della nostra missione. In totale abbiamo 250 bambini che vivono in missione più altri 150 che la raggiungono ogni giorno per frequentare la nostra scuola.” Ad aiutare padre Emilio c’è un altro sacerdote bengalese e un gruppo di suore sempre locali oltre a dei volontari.
“Abbiamo sempre bisogno di tanti aiuti, ma di risorse ne abbiamo poche” e allora come fate? Semplice la ricetta di padre Emilio: “noi intanto facciamo e non ci pensiamo”. L’appello alla generosità, per sostenere la sua missione è inevitabile.
Cernusco sul Naviglio, 2 giugno 2017