MONZA-BRIANZA: UNA PIZZERIA PER RAGAZZI AUTISTICI

L'idea è di un gruppo di genitori brianzoli: "Si fa poco per l'inclusione lavorativa. La speranza è che con il nostro progetto si crei consapevolezza e si moltiplichino le occasioni d'impiego".

Sarà una pizzeria slow, con ingredienti di qualità e la passione dei giovani pizzaioli. Partita la campagna di crowdfunding: il progetto è diventato virale.

Il segreto di una buona pizza sta nella qualità degli ingredienti e nella passione dei pizzaioli. Ed ecco che allora si può immaginare che avrà successo "PizzAut", la prima pizzeria lombarda nella quale lavoreranno persone autistiche. L'idea è di un piccolo gruppo di genitori che hanno figli con autismo. "I nostri figli non sono ancora in età lavorativa, ma ci siamo resi conto che si fa ancora poco per l'inserimento degli autistici nei luoghi di lavoro. Vogliamo allora giocare d'anticipo, nella speranza che con il nostro progetto si crei anche una consapevolezza più generale e si moltiplichino le occasioni d'impiego", spiega Nico Acampora, che sta facendo salti mortali per conciliare il suo mestiere di educatore (e le quotidiane incombenze di genitore) con gli impegni per portare avanti questo progetto.

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Punto di vista – Tutti dobbiamo sentirci impegnati a costruire una società più solidale nella quale ogni cittadino si senta protagonista della propria vita, nelle condizioni fisiche e sociali nelle quali vive. Il lavoro è lo strumento principale per raggiungere questo vitale obiettivo. La disabilità non esiste: esistono invece le persone che hanno una fortissima voglia di vivere, nonostante, per esempio, l'autismo. La notizia dell’apertura di questa pizzeria è una bellissima opportunità che si dà a questi ragazzi, che avranno così la possibilità di fare un’interessante esperienza e di arricchire la nostra società con le loro specifiche caratteristiche. (F.F.)

Cernusco sul Naviglio, 1 maggio 2017