PIOLTELLO, “LE SCUOLE VERO MODELLO DI BUONE PRATICHE”

La Ministra dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca Valeria Fedeli lunedì 13 marzo è stata a Pioltello per visitare il plesso scolastico Mattei Di Vittorio di via Bizet, al quartiere Satellite.


Foto archivio SIR


«Siamo orgogliosi di poter diventare un modello di studio per le scuole d’Italia – ha detto il sindaco di Pioltello, Ivonne Cosciotti, nel saluto all’esponente del governo nazionale - alla ministra Fedeli chiediamo di continuare a sostenerci su questa strada, aiutandoci a portare fuori dalla scuola le buone pratiche. Dobbiamo proporre soluzioni e sicurezza a quella parte della città che vede con diffidenza la presenza di stranieri, in modo che colgano la multiculturalità come un’opportunità».


«Dobbiamo mostrare al Paese che frequentare scuole come quella di Pioltello – ha risposto la ministra - è un’opportunità, al contrario di quello che pensano coloro che dicono che laddove ci sono scuole multiculturali la qualità dell’insegnamento è più basso. Noi vogliamo ribaltare questa prospettiva con una serissima campagna di valorizzazione di realtà come questa. Per farlo, tra le altre cose, proporremo alla Rai di promuovere le qualità di queste scuole con dei programmi precisi. Intanto stiamo già lavorando a un evento per la presentazione dei saperi e delle competenze delle scuole d’Italia. Centrali saranno i temi dell’integrazione e della multiculturalità. Come esempi per il nord Italia sceglieremo le scuole di Pioltello, vero modello di buone pratiche».


La visita della ministra Fedeli alla Mattei Di Vittorio è iniziata alle 10 del mattino. Il membro del governo ha visitato il plesso di via Bizet, composto da due scuole elementari e due medie, che accolgono circa 2mila studenti, con una percentuale di bambini stranieri di prima e seconda generazione vicina all’80%.


Durante l’intensa mattinata la ministra ha assistito a un breve saggio di poesie e pensieri sulla multiculturalità e integrazione, messo in scena dai bambini delle elementari, che le hanno anche consegnato dei disegni. La visita è poi proseguita con incontri con i ragazzi stranieri che seguono i corsi di italiano e di altre materie e con gli adulti che studiano l’italiano e la Costituzione Italiana per ottenere la cittadinanza italiana. La ministra, in una informale conferenza stampa, ha poi affermato che: «La scuola Mattei Di Vittorio è un modello di integrazione e inclusione per tutto il Paese. Una realtà virtuosa dove accoglienza e qualità della formazione viaggiano insieme. Qui i ragazzi vivono un’esperienza formativa molto simile a quella dei ragazzi universitari che frequentano l’Erasmus. Come loro sono stimolati dalle differenze e dalla multiculturalità, perché hanno la possibilità di crescere a contatto con culture diverse, essere curiosi, “imparare a imparare” preparandosi alla vita che troveranno al di fuori della scuola».


Sulla tendenza di molti genitori italiani a spostare i propri figli in scuole con pochi stranieri, nell’illusione che quello sia “il meglio per i loro figli”, la ministra ha sottolineato la necessità di una decisa inversione di tendenza, da perseguire da una parte con azioni di comunicazione pubblica, che vedano agenzie come la Rai in prima fila e realtà come Pioltello portate a modello, e dall’altra con azioni concrete, aumentando “la formazione del personale docente e non docente” e aprendo le scuole “al territorio, per acquisirne competenze, conoscenze e forze». (Fonte: comunicato stampa Comune di Pioltello)

Cernusco sul Naviglio, 20 marzo 2017