FESTA DEL 1° MAGGIO AL CIRCOLO ACLI

L’appuntamento è in via Fatebenefratelli, dalle ore 16 in poi. Dai vescovi l’invito a “costruire un’economia capace di uno sviluppo sostenibile” rimettendo “il lavoro al primo posto”.


Sede del Circolo Acli in via Fatebenefratelli

Il Circolo Acli della nostra città invita i Cernuschesi a partecipare all’annuale festa del 1° maggio, che si terrà, a partire dalle ore 16, in via Fatebenefratelli, di fronte alla sede dell’associazione. Quest'anno il tema della festa è: “Martesana, il nostro bene comune. Custodire il territorio, generare lavoro. Idee e buone pratiche”. Ci saranno diversi relatori, una mostra fotografica, musica dal vivo e una risottata finale. Il programma dettagliato può essere visualizzato nell’allegato, a fondo pagina.

Il lavoro : “un’emergenza nazionale” da porre “al primo posto” se si vuole “tornare a guardare con ottimismo al proprio futuro”. Così la Chiesa italiana affronta il tema del lavoro in un Messaggio – a firma della Commissione episcopale Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace – diffuso per il 1° maggio.

Un tasso di disoccupazione “ancora troppo alto” (attorno al 12%, con punte del 40% tra i giovani) si legge nel Messaggio - 8 milioni di persone a rischio povertà “spesso a causa di un lavoro precario o mal pagato”, più di 4 milioni di italiani in povertà assoluta. Ma “al di là dei numeri” – sottolinea il testo – in gioco ci sono “le vite concrete delle persone”, con “le storie dei giovani che non trovano la possibilità di mettere a frutto le proprie qualità, di donne discriminate e trattate senza rispetto, di adulti disoccupati che vedono allontanarsi la possibilità di una nuova occupazione, di immigrati sfruttati e sottopagati”. I vescovi chiedono “una conversione spirituale” per “tornare ad apprezzare l’integralità dell’esperienza lavorativa”. E rimarcano: “C’è prima di tutto una questione di giustizia”.

Il lavoro oggi manca perché “ha subito una grave svalorizzazione”, con “la ‘finanziarizzazione’ dell’economia”, ma pure per lo “sfruttamento” e “l’opacità cercata da chi ha voluto fare profitto senza rispettare chi gli ha consentito di produrre”. Tuttavia, prosegue il Messaggio citando l’articolo 4 della Costituzione italiana, “non sarà possibile nessuna reale ripresa economica senza che sia riconosciuto a tutti il diritto al lavoro e promosse le condizioni che lo rendano effettivo”. In secondo luogo il senso del lavoro, che non può “venire ridotto alla sola, pur importante, dimensione economica”. Esso è “espressione della creatività che rende l’essere umano simile al suo Creatore” ed è “sempre associato al senso della vita”, non potendo “mai essere ridotto a ‘occupazione’”.

“Costruire un’economia capace di uno sviluppo sostenibile” rimettendo “il lavoro al primo posto” e ordinando secondo questa chiave “i diversi ambiti della vita personale e sociale” è quanto chiedono i vescovi italiani con il Messaggio per il 1° maggio. Inoltre, invitano a porre attenzione alla scuola, “primo investimento di una società che pensa al proprio futuro”; alle imprese, “che hanno una particolarissima responsabilità nel trovare forme organizzative e contrattuali capaci di valorizzare davvero il lavoro”; alla “questione dell’orario di lavoro e dell’armonizzazione dei tempi lavorativi e familiari”; alla “promozione della nuova imprenditorialità, espressione della capacità d’iniziativa dell’essere umano, via che può vedere protagonisti soprattutto i giovani”.

In allegato il programma della festa del circolo Acli del 1° maggio

Per leggere il testo integrale del Messaggio per il 1° maggio della Commissione episcopale Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 27 aprile 2017