“IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA”

Domenica 2 aprile, V di Quaresima – Gesù disse a Marta, sorella di Lazzaro: “Chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?»



Il tema della vita costituisce l’approdo finale del cammino di riscoperta del Battesimo che abbiamo vissuto lungo tutta la Quaresima. Il cristiano, in forza della consacrazione operata in lui dal Battesimo, vive la stessa vita di Gesù e ne condivide il destino di morte e risurrezione; la vita, che ha preso avvio con il Battesimo, è vita eterna e più non muore. Ripercorriamo l’episodio della risurrezione di Lazzaro in quattro tappe.


«Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gesù, in modo sorprendente, rivela di essere il vincitore della morte e usa l’immagine del sonno per parlare ai discepoli della morte dell’amico. Essi non pensano alla Risurrezione, ma semplicemente che il sonno sia di buon auspicio per una guarigione. Per Gesù questo «ritorno alla vita» è soltanto un segno dell’altra vita, quella divina, donata ai credenti.


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Cernusco sul Naviglio, 30 marzo 2017