Il tradizionale itinerario della Via Crucis per le vie della città, quest’anno ha come prima tappa il quartiere sud della città. Venerdì 10 marzo – primo venerdì di Quaresima, giorno di digiuno oltre che di astinenza dalle carni – si parte alle ore 20,45 da via Roggia Volpina e si arriva alla chiesa parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore di Piazza Ghezzi. I testi delle meditazioni saranno tratti dalla Via Crucis al Colosseo del 2014 presieduta da Papa Francesco.

Sopra e pagina iniziale: Via Crucis 2016
Foto G. Melzi

Quest’anno, in attesa della visita di Papa Francesco a Milano, il prossimo 25 marzo, i partecipanti alla Via Crucis si lasceranno guidare dalle meditazioni che sono state proposte in questi ultimi tre anni del suo pontificato durante il Venerdì Santo, nella Via Crucis al Colosseo.

Nel secondo venerdì di Quaresima, l’invito è a partecipare, con i fedeli di tutte le altre parrocchie della nostra zona pastorale, alla Via Crucis insieme all’arcivescovo, cardinale Angelo Scola, portando la reliquia del Santo Chiodo, che si snoderà lungo le strade di Sesto San Giovanni.

Nel terzo venerdì di Quaresima, vigilia dell’Annunciazione del Signore e dell’incontro con Papa Francesco, è proposta una meditazione, in chiesa prepositurale, sul dono dell’Eucaristia a partire dalla lettura dell’Ultima Cena di Leonardo, spiegata da Luca Frigerio.

Nel quarto venerdì di Quaresima torna la Via Crucis per le vie della città, con partenza da Via Castellana e arrivo alla chiesa parrocchiale della Madonna del Divin Pianto di Via Dante.

Nell’ultimo venerdì di Quaresima, la “Via Crucis” animata dai ragazzi e dai giovani della Comunità pastorale, prenderà avvio dal parcheggio del centro sportivo comunale di via Buonarroti per proseguire poi lungo l’alzaia del Naviglio e concludersi al Santuario di Santa Maria.

I testi delle meditazioni sulle stazioni della Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, affidati nel 2014 dal Papa a monsignor Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano, seguono lo schema classico e tradizionale delle quattordici stazioni. Il titolo delle meditazioni è "Volto di Cristo, Volto dell’uomo". Monsignor Bregantini riflette sui "mille volti di ogni giorno, i volti della disoccupazione, della precarietà, del femminicidio, della droga, del carcere, dei malati, del mistero della morte, delle madri che piangono i loro figli". "Ho seguito il tema ‘Passione di Gesù dentro la passione dell’uomo di oggi’. Il volto di Gesù – ha aggiunto il presule - è il volto delle sofferenze dentro il dramma di oggi. È la passione di Gesù che porta conforto all’uomo".

Alla seconda stazione – “Gesù è caricato della croce” – si rifletterà sul “pesante legno della crisi”. Scrive monsignor Bregantini: “Pesa quel legno della croce, perché su di esso Gesù porta i peccati di tutti noi. Barcolla sotto quel peso, troppo grande per un uomo solo (Gv 19,17). E’ anche il peso di tutte le ingiustizie che hanno prodotto la crisi economica, con le sue gravi conseguenze sociali: precarietà, disoccupazione, licenziamenti, un denaro che governa invece di servire, la speculazione finanziaria, i suicidi degli imprenditori, la corruzione e l’usura, con le aziende che lasciano il proprio Paese. Questa è la croce pesante del mondo del lavoro, l’ingiustizia posta sulle spalle dei lavoratori. Gesù la prende sulle sue e ci insegna a non vivere più nell’ingiustizia, ma capaci, con il suo aiuto, di creare ponti di solidarietà e di speranza, per non essere pecore erranti né smarrite in questa crisi. Ritorniamo perciò al Cristo, Pastore e Custode delle nostre anime. Lottiamo insieme per il lavoro in reciprocità, vincendo la paura e l’isolamento, ricuperando la stima per la politica, e cercando di uscire insieme dai problemi. La croce, allora, si farà più leggera, se portata con Gesù e sollevata tutti insieme, perché dalle sue ferite – fatte feritoie – siamo stati guariti (cfr 1 Pt 2,24).”

I partecipanti alla Via Crucis, camminando per le vie della città, pregando, meditando e cantando, non dimenticano i problemi e le difficoltà che donne e uomini d’oggi si trovano a dover affrontare, anzi se ne fa carico nella consapevolezza che – come ricorda Papa Francesco - “Nella Croce vediamo la mostruosità dell’uomo, quando si lascia guidare dal male; ma vediamo anche l’immensità della misericordia di Dio che non ci tratta secondo i nostri peccati, ma secondo la sua misericordia.”

Cernusco sul Naviglio, 8 marzo 2017