“UNA SOCIETÀ CHE NON INVESTE SULLA FAMIGLIA NON INVESTE SUL SUO FUTURO”

Credenti o non credenti “se siamo intellettualmente onesti non possiamo non riconoscere alla famiglia un ruolo fondamentale nella società” ha affermato Gianluigi De Palo, presidente del Forum delle associazioni familiari, aggiungendo che però “dobbiamo anche saperla raccontare come strumento di bellezza e di soluzione dei problemi”. Per il cardinale Bagnasco, “in ogni famiglia è in causa il bene comune” e “chi vuole indebolire la famiglia vuole indebolire la società”


Roma, 4 marzo 2017: il card. Angelo Bagnasco interviene all'assemblea del Forum delle associazioni familiari
(Foto da: www.agensir.it)

Credenti o non credenti “se siamo intellettualmente onesti non possiamo non riconoscere alla famiglia un ruolo fondamentale nella società”. Lo ha affermato Gianluigi De Palo, presidente del Forum delle associazioni familiari, nell’intervento introduttivo all’assemblea dell’organismo, svoltasi lo scorso 4 marzo a Roma. Per De Palo difendere la famiglia è giusto, “ma dobbiamo anche saperla raccontare come strumento di bellezza e di soluzione dei problemi”. A fronte di una situazione complessiva in cui “fare famiglia è difficile”, il presidente del Forum ha detto che “noi siamo le cellule staminali adulte che silenziosamente lavorano per la coesione sociale di questo nostro Paese”, perché “la famiglia non è il malato da curare, ma la cura del malato”.

Una forma di “sussidiarietà spontanea”, quella delle famiglie che produce “una grande ricchezza sociale”. E se c’è chi vorrebbe “trasformare la famiglia in un concetto astratto, ideologico”, noi siamo “una maggioranza silenziosa di buon senso, ancorata alla realtà e alla concretezza della vita”. Riconoscere il ruolo fondamentale della famiglia nella società, ha aggiunto De Palo, vuol dire anche superare “un fisco iniquo e vecchio” che non tiene conto dei carichi familiari, mentre “il fattore famiglia è quella modifica della fiscalità che può far ripartire il nostro Paese”.

“In ogni famiglia è in causa il bene comune” e “una società che non investe sulla famiglia non investe sul suo futuro”: è quanto affermato dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, nel suo intervento all’assemblea del Forum delle associazioni familiari. “Indebolire la famiglia – ha aggiunto il presidente della Cei – significa indebolire la società” e “chi vuole indebolire la famiglia vuole indebolire la società, perché una società fragile nella solidarietà è una realtà che si può manovrare meglio sul piano ideologico, politico ed economico: è questo il progetto mascherato dietro solenni dichiarazioni di principio”.

Se l’enorme disagio dovuto alla crisi non ha causato danni ancora più gravi di quelli che vediamo e non ha provocato reazioni sociali scomposte, ha osservato il cardinale, “è perché la famiglia ha tenuto”. Le istituzioni sono chiamate a sostenere la famiglia, che “la Chiesa propone come prima dimora dell’umano”, proprio perché essa è il perno della società. “Non chiediamo né accondiscendenza, né elemosine – ha sottolineato il presidente della Cei – ma soltanto giustizia”.

I tre interventi più importanti per sostenere la famiglia, a parere del cardinale Bagnasco, sono: un fisco a misura di famiglia; un’organizzazione del lavoro che rispetti le dinamiche relazionali della famiglia; un impegno forte contro la disoccupazione, che è il primo dei problemi sociali di questa fase. Peraltro, “la famiglia non è soltanto oggetto delle politiche sociali, ma anche soggetto attivo”. Per dare concretezza a questa dimensione – ha aggiunto il presidente della Cei richiamandosi all’esperienza del Forum – “l’unica strada è quella di stare insieme, di esprimersi a una sola voce”, essendo capaci di “diventare popolo” per essere interlocutori efficaci delle istituzioni. Infine, per l’arcivescovo di Genova, “la famiglia è una risorsa e non un ostacolo alla modernizzazione”. Essa è “il primo antidoto sociale, l’unica alternativa praticabile all’individualismo ingenuo e cinico” che viene accreditato dalla cultura dominante. (Fonte: Agenzia SIR)

Cernusco sul Naviglio, 6 marzo 2017