Venerdì 29 Marzo

MIGRANTI: LA NOSTRA COMUNITÀ PASTORALE ACCOGLIE DUE NUCLEI FAMIGLIARI

Al Centro Cardinal Colombo di Piazza Matteotti sono arrivati due nuclei famigliari che saranno seguiti dai volontari della Caritas cittadina. “E' passato più di un anno – ci spiega Daniele Restelli, coordinatore della Caritas - da quando la nostra Comunità pastorale diede il via libera a questa operazione ma intoppi burocratici prima e alcune questioni tecniche dopo hanno ritardato l'arrivo degli ospiti.”


Foto sopra e pagina iniziale archivio SIR – Riproduzione riservata

«Oggi pomeriggio (giovedì 19 gennaio, ndr) sono finalmente giunti presso il Centro Cardinal Colombo, accolti da un gruppetto di volontari del nostro Centro di Ascolto, i due nuclei famigliari che la nostra Comunità pastorale ospiterà nell'appartamento messo a disposizione dalla Parrocchia Santa Maria Assunta.» È questo l’annuncio dato da Daniele Restelli, coordinatore Caritas cittadina.

«Sono una coppia con una bimba e una donna sola con un bimbo, entrambi sotto l'anno di età.
E' passato più di un anno – prosegue Restelli - da quando il consiglio pastorale della nostra Comunità pastorale diede il via libera a questa operazione ma intoppi burocratici prima e alcune questioni tecniche dopo hanno ritardato l'arrivo dei nostri ospiti. Non ultimo il piccolo intervento a cui è stata sottoposta la bimba la scorsa settimana, per fortuna conclusosi senza nessuna complicazione.»

«Un grande grazie va sicuramente ai volontari che in questi mesi hanno sistemato l'appartamento rendendolo sorprendente agli occhi dei nostri ospiti. La loro prima reazione – aggiunge il coordinatore dei volontari della Caritas cernuschese - infatti è stata di meraviglia e grande riconoscenza.»

«Ci tengo a evidenziare come questo progetto sia stato anche occasione di lavoro per alcune delle persone assistite dai nostri Centri di Ascolto. Infatti – precisa Restelli - l'imbiancatura è stata affidata al “Granello di Senapa” (Caritas Pioltello) che impiega persone disoccupate in piccoli lavori di manutenzione e lo smontaggio e trasporto di una cucina è avvenuto grazie al progetto lavoro dell’associazione “Farsi Prossimo Cernusco”.»

«Un altro dato importante – conclude Restelli - credo sia quello delle spesa complessiva: togliendo i costi di rifacimento dell'impianto elettrico e gas (obbligatorio per richiesta della Prefettura) abbiamo speso 1000 € per imbiancatura e acquisto di una cucina (di seconda mano). Tutto il resto è stato donato. Da ultimo ringrazio anche l'autista d'eccezione, don David, che assieme ad un giovane dell'Oratorio, è andato a prendere gli ospiti nella casa dove erano precedentemente alloggiati.»

Lo abbiamo già scritto altre volte ma giova ripeterlo: “Sì a un’accoglienza diffusa, in tutti i comuni italiani, dei migranti forzati, in fuga da situazioni drammatiche”, come ha ripetuto anche recentemente il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino. Che poi ha spiegato: “Si tratta di creare un servizio nuovo nelle nostre comunità per accogliere alcune persone e famiglie in fuga, due su tre delle quali potrebbero fermarsi solo per alcune settimane o mesi – come è avvenuto in questi tre anni – in collaborazione con le realtà associative, della cooperazione sociale ed ecclesiali presenti sul territorio”.

Un’accoglienza diffusa, con pochi numeri, è quanto da tempo chiede la Chiesa Italiana, con i suoi diversi organismi, per essere così responsabili nell’accogliere, mettendo al centro la tutela della dignità della persona e tenendo conto delle esigenze di sicurezza del territorio. È quanto si vuole sperimentare anche nella nostra città, con la collaborazione di tutti.

Cernusco sul Naviglio, 20 gennaio 2017