DON DAVID: «IN QUARESIMA INVITO AD ACQUISTARE IL PANE PRODOTTO DAI RAGAZZI DEL “BECCARIA”»

Sino a Pasqua gli oratori cittadini invitano ad acquistare il pane prodotto dai ragazzi del carcere minorile del Beccaria. È grazie alla collaborazione di una cooperativa della cascina Nibai che il progetto di reinserimento lavorativo ha preso avvio circa tre anni fa. Per acquistare il pane occorre prenotarlo, entro il venerdì sera, su “Sansone”, così da poterlo poi ritirare, in ciascuna parrocchia, alla domenica all’uscita dalla Messa dei ragazzi.


Foto da: www.buonidentro.it

«In questa Quaresima – ci dice don David Maria Riboldi, responsabile dei tre oratori cittadini - vorrei offrire la possibilità di aiutare concretamente a ‘liberare’ vite e persone. Come? Proponendo l’acquisto del pane presso il laboratorio “Buoni Dentro”, panificio dentro l’Istituto Beccaria, creato con la collaborazione della Cascina Nibai (è grano a km 0!). Il progetto nasce per dare lavoro, per insegnare un lavoro e per far apprezzare il lavoro come reale espressione dei propri talenti e della propria libertà. Vuoi aiutarmi a rendere questi ragazzi… liberi davvero? Funzionerà a iscrizione, su Sansone».

Si può prenotare il pane entro le ore 20 del venerdì (su: http://sansone.clsoft.it/), sulla scheda del luogo (una delle tre chiese parrocchiali cittadine) in cui poi lo si ritirerà alla domenica all’uscita dalla Messa dei ragazzi (ore 9,30 a “San Giuseppe Lavoratore”; ore 10,30 alla “Madonna del Divin Pianto”; ore 11 in prepositurale). Un’iniziativa che proseguirà sino a Pasqua.

Ma come è nato il progetto “Buoni dentro?” “Fare il pane è sempre stato uno dei sogni della cooperativa: quale prodotto meglio del pane simboleggia la fraternità, la condivisione, l’amicizia. Spezzare insieme il pane vuol dire diventare fratelli, stringere un legame indissolubile e produrlo significa quasi dare vita a materie semplici quali la farina e l’acqua”. “Senza contare che chi fa il fornaio sovraintende a tutto il processo produttivo, dall’impasto alla cottura, e vede ogni giorno, o meglio ogni alba, il frutto concreto del proprio lavoro: credo che anche per questo sia un’attività adatta a dei giovani che fino a ieri facevano tutt’altro”. Questo è quanto ci raccontavano alcuni anni fa’ i soci della Co.A.Fra. – la Cooperativa Agricola Fraternità, con sede nella nostra città, alla cascina Nibai – riferendosi al progetto da loro avviato all’interno del carcere minorile del Beccaria di Milano.

Ogni anno formiamo un gruppetto di nuovi panettieri “che così possono presentarsi, una volta usciti dall’istituto, con una professione riconosciuta sul mercato del lavoro. Un lavoro certo faticoso e duro, ma non privo di soddisfazioni e gratificazioni” ci spiegavano ancora. Un progetto che può contare sul contributo di una rete di sostenitori.

Dal febbraio 2015 è attivo anche il negozio Pezzi di pane” in Piazza Bettini a Milano, che impiega alcuni giovani detenuti sotto la guida e la supervisione di un maestro artigiano. La panetteria «produce pane, pizze, focacce, pasticceria da forno e offre l’opportunità di acquistare altri prodotti confezionati freschi, nonché le farine, i salumi, le conserve e le confetture prodotti da Co.A.FRA. – Cascina Nibai. La panetteria dei “Buoni Dentro” si rifà alle botteghe rinascimentali, nelle quali l’apprendista/garzone apprendeva il mestiere dal maestro per diventare a sua volta artigiano. Nella bottega il ruolo dell’artigiano è fondamentale per il trasferimento e l’apprendimento non solo delle competenze tecniche e gestionali, ma anche delle capacità relazionali necessarie all’esercizio del mestiere in modo autonomo e indipendente.»

«Ci sono storie apparentemente ordinarie in cui si può scorgere, nel bene e nel male, il carattere di un’esemplarità pur senza luci della ribalta. Anzi, forse proprio per questo. Piccole storie senza eroismi, storie di tenacia quotidiana che aprono spiragli e invitano al coraggio. «Storie parallele» che si collocano in una penombra di sorprendente vitalità.»: così apriva l’articolo sul Corriere della sera on line dello scorso 20 febbraio, che poi raccontava dell’attività di “Pezzi di pane” e del maestro artigiano che sovraintende alla produzione. Un articolo che vi invitiamo a leggere, cliccando qui:

Cernusco sul Naviglio, 3 marzo 2017