GIORNATA DELLA SOLIDARIETÀ, PER UNA CITTÀ SOLIDALE
In diocesi, domenica 19 febbraio si celebra la XXV Giornata della solidarietà. Caritas cittadina e Circolo Acli promuovono una raccolta fondi per sostenere il reinserimento lavorativo di persone senza lavoro.
Foto archivio SIR – Riproduzione riservata
La Giornata della solidarietà, che si celebrerà in tutto la nostra diocesi domenica 19 febbraio sul tema «Per una città solidale» è giunta al suo venticinquesimo anno. «Fu infatti istituita – si legge sul sito web della diocesi - dall’arcivescovo Carlo Maria Martini in un momento di fatica economica del Paese e rimane ancora oggi un segno dell’attenzione della Diocesi alla società. In questo momento storico il senso di questa Giornata appare ancora attuale per almeno tre grandi ragioni», che spiega, sempre su www.chiesadimilano.it, don Walter Magnoni, responsabile della Pastorale per il lavoro e la vita sociale.
«L’attuale congiuntura storica degli
scenari internazionali. Il Brexit in Gran Bretagna, l’elezione
di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti e la crescita di formazioni
politiche che puntano tutto sul populismo, sono elementi che convergono nella
direzione di una sempre maggiore chiusura dei corpi sociali.»
«Il lavoro sta subendo fortissimi
mutamenti e viviamo il tempo della cosiddetta rivoluzione industriale
4.0, dopo quelle del carbone e della macchina a vapore, del petrolio,
dell’energia elettrica e della produzione di massa, e di internet e delle
tecnologie dell’informazione e dell’automazione. Questa rivoluzione in atto
tocca il campo dell’intelligenza artificiale (ovvero macchine capaci
d’apprendere), della stampa 3D, delle nanotecnologie e delle biotecnologie… Tutto
ciò ha prodotto grossi effetti sul mondo del lavoro, che vede l’estinzione o il
forte ridimensionamento di molte professioni storiche.»
«Infine, vi è tutta la questione dei conflitti nelle nostre città. Il livello d’insofferenza tra gli esseri umani continua a crescere e talora l’antidoto allo scontro appare l’indifferenza. Per uscire da questa logica individualista, come Diocesi abbiamo chiesto ai territori di scrivere delle lettere alle proprie città. La cosiddetta “Lettera alla città” è un tentativo che stiamo attuando di “dialoghi della vita buona” dal basso, con l’intento di non perdere le trame di relazione tra gli abitanti dei territori.»
«Una città solidale – precisa don Walter Magnoni - è quella dove le persone riconoscono i problemi e le opportunità e insieme lavorano per risolvere i primi e per dare concretezza alle seconde. Questo chiede d’imparare un metodo per affrontare i conflitti e cogliere le energie che scaturiscono dalla presenza di altri popoli. Una città solidale prende sul serio la questione della denatalità e dell’invecchiamento della popolazione e scommette sul futuro della vita. Una città solidale crede nella forza del lavorare nel locale, ma con uno sguardo globale. Una città solidale sa che dall’educazione e dalla cultura passa il suo futuro e per questo non smetterà di sforzarsi con ogni energia per insegnare a pensare. Il dialogo tra persone che pensano resta la via fragile, ma urgente da conseguire. I credenti inoltre affidano a Dio il loro agire e sentono la preghiera non un orpello, ma il fondamento della loro speranza.»
Nella nostra Comunità pastorale, la Caritas cittadina e il Circolo Acli intendono celebrare questa giornata pregando per le tante persone che si trovano in difficoltà a causa della perdita del lavoro e proponendo, per domenica 19 febbraio, una raccolta di fondi - attraverso una vendita di torte e arance della solidarietà - per sostenere il reinserimento lavorativo. Caritas cittadina e Acli chiedono un aiuto nella produzione di torte da consegnare - con la specifica degli ingredienti usati - sabato 18 febbraio alla Parrocchia San Giuseppe Lavoratore (dalle ore 15,30 alle ore 16,30) e al bar oratorio Sacer (dalle ore 16,30 alle ore 17,30).
In allegato, il volantino con il programma del convegno che sarà tenuto sabato 18 febbario a Cinisello Balsamo.
Cernusco sul Naviglio, 13 febbraio 2017