QUARESIMA: DAL POVERO LAZZARO ALL’AMICO LAZZARO

I quaranta giorni che ci preparano alla Pasqua sono un tempo di ascolto della Parola e della povertà del fratello, perché solo l’esercizio di entrambe, sorretto dalla speranza, rende la nostra vita realmente cristiana


Via Crucis per le vie della città

Nel messaggio per la Quaresima di quest’anno Papa Francesco scrive: «La Quaresima è il momento favorevole per intensificare la vita dello spirito attraverso i santi mezzi che la Chiesa ci offre: il digiuno, la preghiera e l’elemosina. Alla base di tutto c’è la Parola di Dio, che in questo tempo siamo invitati ad ascoltare e meditare con maggiore assiduità. In particolare, qui vorrei soffermarmi sulla parabola dell’uomo ricco e del povero Lazzaro (cfr Lc 16,19-31). Lasciamoci ispirare da questa pagina così significativa, che ci offre la chiave per comprendere come agire per raggiungere la vera felicità e la vita eterna, esortandoci ad una sincera conversione».

Francesco continua il suo messaggio commentando la parabola e invitando ogni fedele a vivere un duplice ascolto: l’ascolto della Parola di Dio, che è un dono di Dio fatto a ciascuno di noi; e l’ascolto dell’altro, del fratello, specialmente il povero, anch’esso dono di Dio per noi.

La Quaresima ambrosiana. Nel nostro rito ambrosiano, che non conosce la celebrazione del “Mercoledì delle ceneri” ma propone questo cammino penitenziale con la “Domenica all’inizio di Quaresima”, l’itinerario inizia con l’invito ad ascoltare la parola di Dio – attraverso il brano delle tentazioni di Gesù nel deserto, riconoscendo che “non di solo pane vive l’uomo” – e si conclude con la risurrezione di Lazzaro, rimando a quella di Gesù, che si celebra nella sua Pasqua. Il Lazzaro di cui si parla non è certo quello della parabola, ma è il fratello di Marta e Maria, l’amico di Gesù. Egli, però, vive una povertà ancora maggiore, perché viene privato della vita stessa e, come già il povero della parabola, sperimenta la verità del nome che porta – “Dio aiuta” – quando non viene lasciato nell’oscurità della morte. Sta di fatto che all’inizio e al termine della nostra Quaresima ambrosiana abbiamo il riferimento alla Parola e il richiamo a Lazzaro. Siamo invitati a riconoscere che il fondamento della nostra vita lo troviamo solamente in “ogni parola che viene da Dio” e proprio questa parola, risuonata in modo nuovo e vigoroso in Gesù di Nazaret, ci chiama fuori dalla nostra morta esistenza e ci fa ritornare alla vita, quella vera.

Il messaggio del Papa. Il povero che sta alla nostra porta – ci ricorda Papa Francesco – non è un fastidioso ingombro, ma un appello a convertirsi e a cambiare vita, riconoscendo che ogni persona è un dono, sia il nostro vicino, sia il povero sconosciuto. Allo stesso modo, la parola di Dio ascoltata nel profondo del cuore, cambia il nostro stile di vita e ci riconcilia con il Signore, con noi stessi e con i fratelli. Non si può contrapporre la Parola al povero, così come non si può scegliere tra la fede e la carità: solo l’esercizio di entrambe, sorretto dalla speranza, rende la nostra vita realmente cristiana.

Accogliamo, perciò, l’invito del Papa: «Cari fratelli e sorelle, la Quaresima è il tempo favorevole per rinnovarsi nell’incontro con Cristo vivo nella sua Parola, nei Sacramenti e nel prossimo. Il Signore – che nei quaranta giorni trascorsi nel deserto ha vinto gli inganni del Tentatore – ci indica il cammino da seguire. Lo Spirito Santo ci guidi a compiere un vero cammino di conversione, per riscoprire il dono della Parola di Dio, essere purificati dal peccato che ci acceca e servire Cristo presente nei fratelli bisognosi. Preghiamo gli uni per gli altri affinché, partecipi della vittoria di Cristo, sappiamo aprire le nostre porte al debole e al povero. Allora potremo vivere e testimoniare in pienezza la gioia della Pasqua». Con questo augurio, iniziamo anche noi il nostro cammino quaresimale.

Don Ettore Colombo

Responsabile della Comunità pastorale “Famiglia di Nazaret”

Per leggere il testo integrale del messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2017, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 27 febbraio 2017