FESTA DELLA “CANDELORA”, IL NOSTRO GRAZIE AI NONNI

I nonni e i nati nel 1937 sono invitati giovedì 2 febbraio, in chiesa prepositurale, alle Messa delle ore 17,30. Seguirà in Sacer, un festoso scambio di auguri.


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La festa liturgica della Presentazione al Tempio di Gesù – che cade il 2 febbraio, esattamente 40 giorni dopo il Natale - raccontata dal vangelo di Luca (2,22-40), è popolarmente detta “candelora” perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo luce del mondo come viene chiamato il Bambino Gesù dal vecchio profeta Simeone: «I miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». La stessa frase, peraltro, è ripetuta nella preghiera di compieta che chiude ogni giornata. Questa festa conclude le celebrazioni natalizie e con la profezia di Simeone alla Vergine Maria («anche a te una spada trafiggerà l'anima») apre il cammino verso la Pasqua.

Richiamandosi al vecchio profeta Simeone, da anni nella nostra Comunità pastorale questa ricorrenza è l’occasione per festeggiare i nostri nonni e le persone che festeggiano nel corso dell’anno l’80° compleanno: quest’anno i nati nel 1937. L’invito per tutti loro è di partecipare alla celebrazione eucaristica in chiesa prepositurale, giovedì 2 febbraio, alle ore 17,30 e poi al momento conviviale presso l’Oratorio Sacer.

“Contrastare la cultura nociva dello scarto (…) che emargina gli anziani ritenendoli improduttivi. I responsabili pubblici, le realtà culturali, educative e religiose, come anche tutti gli uomini di buona volontà, sono chiamati a impegnarsi per costruire una società sempre più accogliente e inclusiva”. È quanto ha detto Papa Francesco, lo scorso ottobre nel contesto della festa dei nonni. Il Pontefice ha esortato a “non lasciare che la cultura dello scarto vada avanti; che sempre ci sia una cultura inclusiva. E’ importante anche favorire il legame tra generazioni. Il futuro di un popolo richiede l’incontro tra giovani e anziani: i giovani sono la vitalità di un popolo in cammino e gli anziani rafforzano questa vitalità con la memoria e la saggezza”.

«Mi fa tanto bene leggere quando Giuseppe e Maria portarono il Bambin Gesù – aveva 40 giorni, il bambino – al tempio; e lì trovarono due nonni, e questi nonni erano la saggezza del popolo, che lodavano Dio perché questa saggezza potesse andare avanti con questo bambino. Sono i nonni a ricevere Gesù nel Tempio, non il sacerdote: questo viene dopo»: è stata la conclusone del Papa.

Raccogliendo anche queste indicazioni del Santo Padre, la nostra Comunità invita tutti i nonni e i nati nel 1937 a partecipare – giovedì 2 febbraio – alla festa a loro riservata.

Cernusco sul Naviglio, 30 gennaio 2017