SCOLA ALLE CONFESSIONI CRISTIANE: «CHIEDIAMO LA GRAZIA DI OPERARE INSIEME»

L'Arcivescovo ha concelebrato la celebrazione ecumenica della Parola, che ha dato avvio alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Per la prima volta il rito si è svolto nella chiesa protestante della città.


L’immagine di copertina del sussidio per la “Settimana” 2017

Di abbraccio fraterno con cui vorrebbe raggiungere tutti, parla il Cardinale, durante la celebrazione ecumenica, facendo riferimento al tema scelto per la Settimana per l’unità dei cristiani, dal 18 al 25 gennaio: “L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione”. Titolo scelto quest’anno dal Consiglio delle Chiese in Germania su incarico Consiglio Ecumenico mondiale delle Chiese, proprio in omaggio del 500esimo anniversario dell’inizio della Riforma protestante.

«L’amore di Cristo ci spinge. Queste parole dell’Apostolo, riprese con forza da papa Francesco in Evangelii Gaudium, danno ragione compiuta del nostro convenire questa sera in preghiera. Siamo qui presenti mossi dall’amore di Cristo che ci precede sempre in modo radicale. Vogliamo confessare questo amore universale a partire dal riconoscimento del nostro peccato personale e di quello legato alle divisioni che ancora ci accompagnano, in parte, nel nostro tempo. Questo ci rende profondamente realisti di fronte alla storia. Abbiamo costruito muri tra di noi e tra i cristiani e gli uomini. Muri che non sono ancora crollati del tutto», osserva il Cardinale.

Ma cosa significa “vivere per Gesù” e, per noi, farlo «qui e ora, nella Milano plurale, oggi insieme nella appassionata ricerca dell’unità con tutti gli altri cristiani?». Da qui una prima indicazione dell’Arcivescovo, che nota: «Certamente il nostro convenire questa sera in preghiera è già un inizio di risposta molto chiaro ed esplicito. E lo è in modo speciale nel 2017 in cui viene commemorato il quinto centenario della Riforma. È stato acutamente osservato che, per la prima volta dopo il dramma della divisione dei cristiani in Occidente, è possibile commemorare la Riforma in un’epoca ecumenica, nel riconoscimento di ciò che già ci unisce. Commemorare la Riforma non può non essere, una festa di Cristo».

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Cernusco sul Naviglio, 23 gennaio 2017