“RICEVIAMO CON POLITICHE EQUILIBRATE CHI GIUNGE OGGI SULLE NOSTRE TERRE”

Scola: “Dare la propria vita per l’opera di un Altro è il cuore della vocazione di santa Francesca Cabrini come di ogni cristiano, nella forma che il Padre ha stabilito per ciascuno”. “Qui sta la sorgente inesauribile dell’impressionante, audace iniziativa della santa lodigiana”.


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Con lo “stile di amorosa iniziativa” attuato da santa Francesca Cabrini “riceviamo con politiche equilibrate le tante persone provate da guerre e da fame, soprattutto i numerosi minori, che giungono oggi sulle nostre terre”. È quanto ha affermato il nostro arcivescovo, cardinale Angelo Scola, in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che è stata celebrata domenica 15 gennaio 2017. Scola ha presieduto la celebrazione eucaristica a Sant’Angelo Lodigiano, nella Basilica di sant’Antonio e santa Francesca Cabrini, la santa degli italiani in America proclamata, nel 1950, patrona di tutti i migranti del mondo.

E proprio dell’impegno di Francesca Saverio Cabrini ha parlato Scola nell’omelia: “Dal 1876 al 1915 emigrarono 14 milioni di italiani, poco meno della metà della nostra popolazione che, nel 1901, non superava i 33 milioni”. “Nel marzo del 1889 obbedendo ad una precisa richiesta di Papa Leone XIII, madre Francesca Saverio giunse con sette compagne a New York”, ha proseguito l’arcivescovo, ricordando che “i bambini furono anzitutto gli interlocutori privilegiati dell’imponente azione di carità di santa Francesca Saverio e delle sue intrepide consorelle”.

Commentando il brano evangelico sulla “testimonianza che ci offre il Battista”, l’arcivescovo ha sottolineato che “dare la propria vita per l’opera di un Altro è il cuore della vocazione di santa Francesca Cabrini come di ogni cristiano, nella forma che il Padre ha stabilito per ciascuno”. “Qui sta la sorgente inesauribile dell’impressionante, audace iniziativa della santa di questa terra lodigiana”, ha aggiunto il cardinale, richiamando quanto ella affermava: “Che cosa non fanno i business-men nel modo degli affari! E perché noi non facciamo almeno altrettanto per gli interessi del nostro amato Gesù?”. “I nostri emigrati, alla sua morte, dissero che l’italiano Colombo aveva scoperto l’America, ma solo lei, Francesca – ha concluso Scola – aveva scoperto gli italiani in America”. (Fonte: Agenzia SIR)

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Cernusco sul Naviglio, 16 gennaio 2017